Nuova replica per “Cainà“, il cineconcerto con la colonna sonora di Mauro Palmas eseguita sulle immagini del film di Gennaro Righelli
Il cineconcerto con le musiche di Mauro Palmas sulle immagini del film di Gennaro Righelli girato in Sardegna cento anni fa. Iin occasione del centenario del film, ha ripreso e in parte riscritto per un diverso organico la colonna sonora.
Produzione originale di Mare e Miniere, la rassegna itinerante promossa dall’associazione Elenaledda Vox, dopo la tappa dello scorso 19 giugno ad Aggius (nell’ambito del festival Etnosfera) e quella del 10 luglio a Fluminimaggiore (per un’anteprima dell’Andaras Traveling Film Festival), il cineconcerto è in programma domani sera (mercoledì 10) a Ittireddu (Ss), nella Chiesa bizantina di Santa Croce. Insieme a Mauro Palmas ci saranno Alessandro Foresti e Marco Argiolas ad accompagnare in musica le immagini in bianco e nero di “Cainà”. Si comincia alle 21 con ingresso libero. * “Cainà”: dal ritrovamento al cineconcerto
Il recupero di “Cainà” nasce dal ritrovamento dell’unica copia sopravvissuta del film, ovviamente muto e in bianco e nero, con titoli e didascalie in ceco. La pellicola venne restaurata per iniziativa della Cineteca Sarda e del Friuli, e presentata a Cagliari in questa nuova veste, il 23 novembre 1995. A impreziosire e ampliare l’emozione delle immagini, la musica dal vivo di Mauro Palmas alla testa di un ensemble che vedeva Riccardo Tesi all’organetto diatonico, Silvano Lobina al basso, Alberto Pisu alle percussioni, e un quartetto d’archi. Al grande successo del cineconcerto, che nei quindici anni successivi avrebbe contato numerose repliche sia in Italia che all’estero, seguirono la pubblicazione del film su videocassetta e delle musiche su cd. *
La trama
La protagonista di Cainà, interpretata dall’attrice Maria Jacobini, è una ragazza di un paesino della Sardegna che sogna di fuggire verso nuovi orizzonti. L’occasione si presenta quando vicino al paese approda un bastimento reduce da una difficile traversata. Cainà si nasconde nella stiva finché, ripreso il viaggio, una tempesta mette in pericolo la navigazione. Il capitano, Pietro, si invaghisce di lei e tenta di sedurla. Arrivata in continente, Cainà viene accolta in modo ostile dalla madre e dalle sorelle dell’uomo; scampata a un altro tentativo di violenza, la ragazza ritorna in Sardegna, dove però la sua fuga ha lasciato conseguenze tragiche in famiglia: il padre, che era andato a cercarla durante la tempesta, è morto colpito da un fulmine, e il pastore Agostineddu, il suo corteggiatore, è impazzito.
Ripudiata, Cainà fugge nuovamente verso il mare ma, colpita da un sasso scagliato da Agostineddu, si getta sulle rocce sferzate dalle onde. Su questa trama dai toni drammatici, Mauro Palmas ha cucito e ricamato una colonna sonora dai forti aromi mediterranei, mescolando in una riuscita combinazione echi e sonorità della tradizione isolana con ritmi e suggestioni di quella araba e maghrebina: una formula alla base anche della nuova veste musicale di “Cainà” di scena domani sera (mercoledì 10) a Ittireddu.