“Scomode verità e 3 storie vere” DOMANI (mercoledì 10 agosto) h 21 a San Gavino Monreale e giovedì 11 agosto h 21 ad Alghero
Ironia in scena con Giampaolo Morelli, protagonista il 10 agosto all’Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale e 11 agosto a Lo Quarter di Alghero. Presenzierà con “Scomode verità e 3 storie vere”. E’ uno spettacolo originale, irriverente e caustico scritto dall’artista partenopeo insieme con Gianluca Ansanelli e incentrato sulle umane debolezze, «un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano» per un duplice appuntamento incastonato nel cartellone dell’Estate 2022 firmato CeDAC Sardegna.
Un brillante monologo tra «fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale» e riflessioni più intime e profonde su temi d’attualità, accanto alle note personali e ai frammenti autobiografici in cui l’attore e regista, volto noto e amato del grande e del piccolo schermo, si mette a nudo, parla di sé, della sua visione della vita e del mondo, delle sue passioni e fragilità, con sconcertante e accattivante sincerità.
Giampaolo Morelli
Riflettori puntati su Giampaolo Morelli per un duplice appuntamento nell’Isola con “Scomode verità e 3 storie vere”. Irriverente one man show scritto insieme con Gianluca Ansanelli e interpretato dalregista partenopeo, accompagnato dal maestro Sergio Colicchio alle tastiere sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Una pièce ironica e coinvolgente in cui l’artista affronta le umane debolezze», un moderno e raffinato, dissacrante e caustico comedy speech che rappresenta «un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano». Inoltre l’artista si mette a nudo attingendo ai propri ricordi e a esperienze personali tra l’adolescenza. La giovinezza e la (quasi) maturità per raccontare tre episodi emblematici, con uno stile a tratti «pungente e sempre maledettamente sincero».
Scomode verità e 3 storie vere
Fin dal titolo “Scomode verità e 3 storie vere” mette l’accento sul fatto che la realtà non sia mai come vorremmo che fosse. Anzi la vita spesso ci sorprende e perfino l’idea che abbiamo di noi stessi non sempre corrisponde alla nostra più vera natura. Così provare a indagare un po’ più a fondo fa emergere aspetti forse meno seducenti ma in qualche modo più credibili o comunque attendibili della personalità, ponendoci comunque di fronte a delle rivelazioni interessanti. Il senso e la forza della commedia stanno proprio nella sua capacità di scherzare su vizi e difetti. Anche irridere i costumi con una cifra ironica e ludica, per dar occasione di (ri)pensare regole e convenzioni e notare gli elementi più stravaganti e grotteschi o magari anacronistici, con l’obiettivo, magari, di correggere e migliorare quel che non funziona o meno si confà a un società civile.
Altre informazioni
Giampaolo Morelli, dopo il felice debutto sul grande schermo in “South Kensington” di Carlo Vanzina accanto a Rupert Everett e Enrico Brignano e il successo dei films dei Manetti Bros. “Song’e Napule” e “Ammore e malavita”, è tornato dietro la macchina da presa, dopo l’esordio con “7 ore per farti innamorare”. Per “Falla girare”, il nuovo film di cui è regista e interprete accanto a Giovanni Esposito, Ciro Priello e Laura Adriani, Jun Ichikawa, Taiyo Yamanouchi e Shi Yang Shi, con la partecipazione di Michele Placido.
“Scomode verità e 3 storie vere” rappresenta quasi un ritorno alle origini per il poliedrico artista napoletano. Egli ha iniziato la sua carriera dalla tradizionale e fondamentale “gavetta”, cimentandosi con il teatro e il cabaret. In un monologo esilarante, tra folgoranti battute e strali satirici, Giampaolo Morelli (si) racconta, portando in scena oltre alle diverse sfaccettature della natura umana tre momenti della sua esistenza, trasfigurati e sintetizzati in chiave teatrale, affidandosi alla sua vis comica e alla sua naturale simpatia, in un dialogo con il pubblico, per far sorridere e pensare.