Il Festival Cantiere torna a Baradili, una delle più longeve esperienze culturali in Sardegna arriva alla ventisettesima edizione
Il Festival Cantiere sarà a Baradili, nel paese più piccolo della Sardegna, da giovedì 18 a domenica 21 agosto. Quattro giorni di spettacoli, musica e storie da raccontare. L’anteprima sarà a Tratalias il 14 agosto, per una giornata di buon teatro e una campagna di autofinanziamento.
Tema del Festival Cantiere i percorsi condivisi
Il Festival Cantiere andrà ancora alla scoperta dei più importanti protagonisti del teatro di ricerca e sperimentazione italiano, per riflettere sul tema “Percorsi condivisi”. Organizzato da Progetti Carpe Diem per la direzione artistica e organizzativa di Aurora Aru e Franco Marzocchi. Sin da 1996 il progetto si basa su un’idea allargata di comunità. Un processo condiviso in cui gli artisti creano e gli spettacoli si sviluppano prendendo forma, dando vita a nuovi percorsi in simbiosi con la comunità.
Anteprima a Tratalias il 14 Agosto
Si parte dall’antico borgo medievale di Tratalias, nel Sulcis, con un’anteprima in programma il 14 agosto in piazza Cattedrale. Dalle 19,30 una serata di arte e musica come campagna di autofinanziamento in attesa dell’inizio del festival.
In scena le parole di Elio Vittorini tratte da Sardegna come un’infanzia, con Emiliano Nigi, Francesco Morittu e il contributo di Andrea Macaluso. A seguire le suggestioni di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, con il loro spettacolo di marionette Il filarmonico. Ci sarà poi il cabaret con Gianni Dettori, e in chiusura Daniel Dwerryhouse in Le tigri si nutrono di fragole, per la regia del compianto Francesco Origo. La serata proseguirà poi con un dj set funky di musica anni ’70 e ’80.
Dal 18 al 21 Agosto a Baradili
A partire da giovedì 18 agosto il Festival Cantiere si sposta a Baradili, il comune più piccolo della Sardegna. Taglio del nastro – ore 20,00 Spazio Usai – con un progetto nato proprio in residenza a Baradili: Sardegna come un’infanzia – Viaggio musicale attraverso la Sardegna di Elio Vittorini, prodotto dal festival in collaborazione con Il Lavoratorio di Firenze. Uno spettacolo che va dalla tradizione popolare alla libera improvvisazione, dove il linguaggio si mescola, si confonde, si contamina a partire dalle parole di Vittorini. Emiliano Nigi (voce, elettronica, diamonica e kazoo) sarà sul palco insieme a Francesco Morittu (chitarra classica e campidanese), con i contributi in voce di Andrea Macaluso.
A seguire – ore 21,15 nel giardino di Sa Scolla – i Racconti dell’illusione di Lucrezia Maimone e Riccardo Serra, con Rachele Montis, Elie Chateignier, Lucrezia Maimone e Lucia Angèle Paglietti. Uno spettacolo che unisce le arti circensi e la danza contemporanea.
Venerdì 19 Agosto
Venerdì 19 agosto la seconda giornata comincia al pomeriggio (ore 18,00 Aula Consiliare) con il ritorno di Roberto Abbiati a Baradili per il suo Una tazza di Mare in Tempesta, l’incredibile riduzione del Moby Dick in un allestimento dalla fortissima potenza evocativa. Il pubblico sarà seduto all’interno di una speciale installazione che ricorda la stiva di una baleniera e interamente costruita a mano.
A seguire, alle ore 19,00 (Spazio Usai) con De Diora, il nuovo disco di una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale: Francesca Corrias. Il progetto, prodotto da S’Ardmusic e realizzato completamente in lingua sarda campidanese, la vedrà sul palco in compagnia dei suoi Sunflower con Filippo Mundula al contrabbasso, Sandro Mura pianoforte e Pierpaolo Frailis alla batteria.
Si torna al teatro per un doppio imperdibile appuntamento, a partire da Elettrocardiodramma (ore 20,45 Giardino Sa Scolla) di e con Leonardo Capuano. Prodotto dalla Compagnia Umberto Orsini di Torino, lo spettacolo commuove e diverte, rivelando una paura latente da un punto di vista comico e sorprendente. Sul palco un uomo balbuziente, con indosso un vestito da donna, che non sembra far caso a ciò che indossa.
In chiusura (ore 21,45 Spazio Usai) va in scena Preghiera del mattino di Valentina Diana, con Silvia Lodi per la regia di Giuseppe Semeraro. Una produzione della Compagnia Principio Attivo che riflette sul ruolo della donna, su torti e violenze di cui si trova traccia sin dall’Antico testamento. La Bibbia come spunto per raccontare realtà marginali e vite semicancellate, appena intuibili, come troppo spesso accade nella realtà.
Il sabato del Festival Cantiere si apre con una riflessione su come le storie determinano il nostro modo di stare al mondo. Ci saranno il racconto della vita in miniera, la storia di un popolo in cammino, la dura vita del lavoro nei campi, gli ultimi, il caporalato, a cura di un narratore eccezionale come Fabrizio Saccomanno che firma e interpreta Parole Date (ore 20.30 Spazio Usai).
A seguire (20,45 Spazio Usai) tornano Roberto Abbiati e Leonardo Capuano, per Pasticceri, della Compagnia Umberto Orsini. Narra l’esilarante storia di due gemelli diversi in tutto, chiusi nel loro mondo notturno, nel laboratorio della pasticceria di famiglia.
L’ultima giornata di questa ventisettesima edizione, domenica 21 agosto, comincia con una nuova replica (ore 18,00 Aula Consiliare) di Una tazza di Mare in Tempesta, di e con Roberto Abbiati. A seguire (ore 19,00 Casa della Vite) Agostino Cacciabue e Rita Xaxa portano in scena Manovella Circus, intrigante e originale spettacolo di burattini e marionette a filo che racconta la storia di una famiglia di scimmiette, ambientata sotto il tendone di un circo.
Chiusura
In chiusura ci sarà il racconto di una delle pagine più nere della storia d’Italia: Il Paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi (ore 20,00 Spazio Usai), con Beatrice Visibelli su un testo di Nicola Zavagli, che firma anche la regia. Viene costruito il film della nostra storia recente, degli anni terribili delle stragi di mafia tra il ’92 e il ’94, come un documentario d’inchiesta.