La magia del teatro e un omaggio a Gabriella Ferri
Un intenso fine settimana con il IV Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno ad Allai (OR). Domani sabato 13 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro appuntamento con “Uffa!” de L’Effimero Meraviglioso e Teatrop. Con Giulia Giglio, Noemi Medas e Federico Giaime Nonnis per la regia di Francesco Cappai. Leonardo Tomasi e Pierpaolo Bonaccurso per un ideale viaggio dietro le quinte in compagnia di due distratti e “annoiati” inservienti e di un antico impresario richiamato dalla presenza del pubblico.
Il programma del 14 agosto
Domenica 14 agosto alle 22 sempre in piazza Santo Isidoro OfficinAcustica propone “Gabriella… Sempre” di e con Anna Lisa Mameli (voce) e Corrado Aragoni (pianoforte) con Remigio Pili (fisarmonica). Un concerto-spettacolo dedicato alla celebre cantante, straordinaria interprete del repertorio della musica popolare.
Giovedì 18 agosto
Il Festival prosegue con un duplice appuntamento in piazza Santo Isidoro giovedì 18 agosto dalle 21 con la presentazione di “Parlamento Mondiale. Perché l’umanità sopravviva” interessante saggio di Mario Capanna. In una conversazione con Mauro Pili (caporedattore de L’Unione Sarda) e l’editore Giuseppe Barile – coordinata da Mario Sechi. A seguire (alle 22.30) l’intrigante “Manhattan Suite” scritta e interpretata dal pianista e compositore e Carlo Maria Barile, ispirata a “Delirious New York” dell’architetto danese Rem Koolhaas.
Venerdì 19 agosto
Il fascino dell’opera con “L’Orfeo – Favola in Musica” venerdì 19 agosto alle 22 presso il Ponte Romano di Allai. Con il soprano Federica Cubeddu e l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta da don Raimondo Mameli. Sabato 20 agosto alle 22 in piazza dei Balli con il concerto del Duo FantaFolk formato da Vanni Masala all’organetto e Andrea Pisu alle launeddas. Tra tradizione e innovazione per chiudere in bellezza con una Festa con artisti e abitanti del paese del Barigadu.
Un mondo incantato dove tutto è possibile
Una pièce coinvolgente e divertente dedicata ai giovanissimi e alle famiglie che prende spunto, paradossalmente ma non troppo, proprio dalla “noia” dei pomeriggi estivi. Da quel tempo sospeso trascorso apparentemente a non far nulla, ma in realtà a fantasticare e immaginare altri mondi abitati da personaggi veri o inventati. Tratti dai libri o dai films, o pensati lì per lì, scaturiti dalla mente o fuggiti da un sogno. “Uffa!” conduce bambine e bambini (e i loro genitori, nonni e zii, ma anche sorelle e fratelli maggiori) in un luogo incantato dove tutto diventa possibile… Scritto “a quattro mani” da Leonardo Tomasi e Francesco Cappai, che firmano anche la regia insieme con Pierpaolo Bonaccurso, con disegno luci di Stefano De Litala, scenografie di Alessandro Podda e un originale burattino creato da Rahul Bernardelli (de Le Compagnie del Cocomero).
La trama
La storia inizia quando due inservienti, un po’ clowns e un po’ operai, manifestamente “annoiati” e decisamente svogliati, fanno il loro ingresso in un vecchio teatro. Questo risulta pieno di polvere e pezzi di scenografie, costumi e oggetti dimenticati. Mentre i due, incaricati di rimettere in ordine, si danno da fare, non senza lamentarsi e sbuffare per quell’ingrato compito, quello spazio apparentemente vuoto e abbandonato comincia a prendere vita. Una figura stravagante e variopinta emerge da un baule: è un impresario teatrale. Appare elegantissimo nel suo abito da sera decisamente fuori moda, che richiamato dalla presenza del pubblico rievoca gli antichi fasti e le glorie di un’epoca ormai trascorsa. Attingendo al vasto repertorio che comprende il teatro delle ombre e i numeri degli illusionisti, danze e canzoni. I due inservienti, spettatori involontari, «sembrano invulnerabili allo stupore». Ma l’entusiasta artefice di tante meraviglie non si arrende e cerca piuttosto di far entrare anche quei due nel suo cerchio magico, di coinvolgerli nello splendido gioco del teatro.
La noia come elemento necessario
«Ispirato dai lunghi pomeriggi passati ad osservare un soffitto, dalla curiosità di aprire un cassetto e tastare il fondo, dall’entrare in un armadio per spuntare in un luogo incantato. Lo spettacolo “Uffa!” utilizza la noia come elemento necessario per la creatività, un motore inesauribile per i viaggi nella fantasia» – si legge nelle note di presentazione. «“Uffa!” è un omaggio all’immaginazione dei bambini. Un evento colorato e brillante per celebrare il teatro nelle sue innumerevoli forme, un viaggio a partire dalla noia per scoprire cosa si nasconde oltre, un tributo alla capacità di notare l’incredibile nelle cose fugaci».