Un probabile tributo di Picasso a Klee e raffigurante un ritratto del Fuhrer. Svelato durante la Conferenza Internazionale ‘L’Arte in Fuga da Hitler’ nel Castello dei Conti Brancaleoni di Piobbico.
La conferenza è stata occasione per svelare in prima mondiale il dipinto. Attribuibile al maestro di Malaga, avrebbe rappresentato il volto di Hitler con oggetti ed elementi vietati dallo stesso dittatore. A voler demonizzare mettendo in ridicolo la sua immagine
Paul Klee e Picasso avevano un’ammirazione reciproca e amicizia e si incontrarono in almeno due occasioni, tanto che nel 1914 Klee fece un tributo a Picasso e alla sua forma d’arte. “Ovviamente non esistono presupposti tali al momento che ci portino ad attribuire l’opera con certezza a Picasso, sicuramente il dipinto e il suo studio dovranno essere ulteriormente approfonditi”, ha spiegato l’esperta internazionale d’arte Annalisa Di Maria che ha presentato lo studio stilistico, la ricerca storico-archivistica e l’accostamento attributivo.
L’esperta è concorde insieme ad altri che l’opera non sia mai stata catalogata e che sia stata dispersa per un lungo periodo. Sono molti gli elementi che riconducono la creazione dell’opera forse alla mano di Pablo Picasso. La perizia del calligrafo forense Stefano Fortunati per lo studio degli elementi di scrittura rintracciati nell’opera, le analisi scientifiche e multispettrali e lo studio simbolico.
Lo studio del supporto, del pigmento, le analisi stilistiche e di comparazione hanno portato a presupporre la collocazione della realizzazione dell’opera tra il 1935 e il 1937.