FESTIVAL FIND 42
Mazurek Mitelli

Ai confini tra Sardegna e Jazz

“Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, tornano ad accendersi i riflettori a Sant’Anna Arresi dove da lunedì 29, lo storico palco di Piazza del Nuraghe si prepara ad accogliere una nuova serie di incontri della trentasettesima edizione del festival.

“Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, la musica inizia a partire dalle 21.00. Il primo a calcare la scena, il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, (già di scena a Cagliari la sera precedente con il Trio Pipeline), che qui porta in dote “Traces” un tributo in solo alla musica d’avanguardia di Steve Lacy, musicista fondamentale per la sua crescita artistica, e con il quale ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso.

Subito dopo, torna in scena l’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”: un gioco di sdoppiamenti e di rimandi tra il maestro sperimentatore, artista a tutto tondo, e il giovane e istintivo allievo, schietto come il vino che egli stesso, da “Musicista-viticoltore” produce in Franciacorta. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

Eclettico e sperimentatore, solista di cornetta, tromba, compositore, artista multimediale, Mazurek (classe 1965) è tra le figure chiave della musica contemporanea americana, e tra i protagonisti della scena musicale di Chicago, dove a partire da metà anni ’80 ha iniziato a suonare in tutte le formazioni del Chicago Underground. È leader della Exploding Star Orchestra, formazione di punta della scena odierna, che spesso ha ospitato musicisti quali Bill Dixon e Roscoe Mitchell. Le sue solo-performance combinano improvvisazioni per cornetta, paesaggi sonori elettronici e video.
Il 2 settembre, sempre nell’ambito del festival, terrà una masterclass per gli studenti del Conservatorio di Cagliari.

A chiudere la serata il trio di giovani promesse Lumastè, che riunisce Ludovica Massidda (violino), Marco Ballicu (batteria) e Stefania Pilleri (voce), tutti provenienti dal vivaio del “Conservatorio Pierluigi da Palestrina” di Cagliari: una formazione nata dal rapporto indelebile che nasce dall’amicizia per svilupparsi nella musica.

Prossimi appuntamenti

Il giorno seguente (martedì 30) “Jazz Around” fa tappa a Masainas (in Piazza Belvedere, ore 21.00), per il concerto in solo di Gavino Murgia: l’eclettico sassofonista nuorese unisce agli studi jazzistici le sue profonde radici musicali sarde, e in particolare barbaricine, creando un suo personale mix sonoro, che lo porta a spaziare tra sax soprano, tenore e baritono, flauti e duduk, con l’aggiunta della sua voce, allenata nel tradizionale canto “A tenore” nel ruolo di “bassu”. Numerosissime le sue collaborazioni con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, come Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Michel Godard, G.Trovesi, Antonello Salis, Mal Waldron, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Danilo Rea, Babà Sissokò, Hamid Drake, Al di Meola, solo per citarne alcuni.

Si torna a Sant’Anna Arresi anche per l’ultima tappa per il mese di agosto, mercoledì 31, in Piazza del Nuraghe, dove alle 21.00 è di scena la clarinettista di Mogoro Zoe Pia, da sempre ispirata nel suo percorso artistico dalla musica tradizionale sarda e dai suoni ancestrali, che mette armoniosamente insieme al jazz e alle suggestioni contemporanee, come emerge dal suo disco del 2016, “Shardana” (Caligola Records). Nella sua performance in solo, Zoe Pia unisce al suono del clarinetto e delle launeddas quello di strumenti inusuali come campanacci e pezzi di artigianato artistico sardo.

Jazz Around dà appuntamento poi a Iglesias venerdì 16 settembre, dove, nel chiostro di San Francesco va in scena l’atto conclusivo di questa prima tranche del festival.
Alle 21, è atteso, sotto il nome Overture III, il trio guidato dal trombettista Adriano Sarais, con Gregorio Mureddu al contrabbasso e Alessandro Cau alla batteria.
A suggellare la serata torna poi in scena la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, con le sue suggestioni sonore mediterranee dai toni onirici.

About Marta Collu

Appassionata di storia dal 1996, amo scrivere da quando ho memoria. Quando non ascolto i podcast di Barbero ascolto le playlist più disparate in base all'umore del giorno (e ovviamente Unica Radio). Lavoro come animatrice in una casa di cura e provo ad affrontare il mondo con gentilezza.

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