Secondo Italia Nostra Sardegna non ci sono ancora le certezze ambientali per far partire il progetto dell’Eolico offshore
Tarda ancora l‘Eolico Offshore in Sardegna. Il progetto è ancora in forse a causa di possibili danni all’ambiente e alle coste. Il programma vede una decina di istanze presentate per realizzare altrettanti parchi eolici a una trentina di chilometri dalle coste del sud e del nord dell’isola. In alcuni casi la procedura ha superato la prima fase, quella della presentazione della richiesta di concessione dello specchio d’acqua, ed è in attesa della conferenza dei servizi decisoria. Complessivamente, potrebbero nascere una decina di parchi con poco meno di 500 pale eoliche, con una capacità di circa 2.400 MW.
Il parere di Italia Nostra e degli ambientalisti
Italia Nostra, assieme a Pro Natura, Amici della Terra, Salviamo il Paesaggio e ad altre associazioni ambientaliste, in un recente documento ha auspicato che il Green Deal europeo in difesa del clima globale consenta di scegliere tecnologie e modalità sostenibili non solo per l’ambiente, ma anche per il territorio e per il paesaggio.
Nelle Osservazioni viene ancora evidenziato che l’impianto offshore in oggetto condizionerebbe in termini fortemente penalizzanti lo studio richiesto dal Ministero dell’Ambiente all’ISPRA per l’individuazione di un’Area Marina Protetta nell’Arcipelago del Sulcis e nella costa adiacente, attualmente in corso di istituzione. Il campo eolico proposto infatti limiterebbe fortemente la perimetrazione dell’Area Protetta e comprometterebbe la possibilità di condurre a buon fine un’iniziativa con ritorni economici certi per l’itera collettività e utile per garantire la tutela del mare, dell’ambiente e delle biodiversità presenti nel tratto di mare del sud-ovest sardo.
Nel documento chiedono al Governo – in fase di individuazione delle aree idonee alla produzione di energia rinnovabile da FER – di escludere gli impianti fotovoltaici a terra, di individuare con precisione le superfici edificate adatte, sia urbane che industriali, favorendo il loro utilizzo per la produzione di energia da fotovoltaico, e di vietare la proliferazione indiscriminata di devastanti campi eolici.