A Sennori “Corpi in movimento”, sul tramonto dell’Asinara tra nudità abbaglianti e ritualità di Sardegna e Salento
Il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” il 27 agosto ha dato spettacolo all’ex cava di tufo di Sennori. Un palcoscenico senza confini, nell’orizzonte del tramonto sul golfo dell’Asinara. Qui ritmi ipnotici e seducenti, tra luci e ombre, hanno permesso ai corpi delle danzatrici di confondersi in sagome indefinite, in nudità espresse dalle intense tonalità del calar del sole.
Il festival “Corpi in movimento” ha dato il via così alla serata del 27 agosto a Sennori, aprendo le danze con lo spettacolo “Granito” del Collettivo Munerude, in cui Francesca Antonino, Laura Chieffo e Ilaria Quaglia hanno interpretato la composizione sulle musiche di Gabriele Ottino ed Anything Pointless, cercando di porre l’attenzione sui segni e i movimenti che il trascorrere del tempo produce sulla materia organica.
Le dichiarazioni dei protagonisti al festival sennorese
“È la mia seconda volta qui in Sardegna e la prima con Corpi in Movimento.” Ha dichiarato Giovanni Napoli, creatore dell’opera Narciso. Già presentata con successo ad Anticorpi XL di Ravenna, ispirata al mito ma metafora dei nostri tempi in cui sono predominanti l’edonismo e l’individualismo. “Mi è capitato altre volte di performare in luoghi incantevoli, ma questo è uno dei posti più suggestivi che abbiamo calcato”.
Palpabile la soddisfazione di Livia Lepri: «È stato meraviglioso avventurarsi nel tema dei riti e della ritualità facendo un parallelo tra la Sardegna e il Salento – ha affermato la coreografa – con questi quattro danzatori che hanno tirato fuori la loro espressività richiamando la memoria del rituale».
Il progetto, che prende spunto da una riflessione sul corpo e i codici geo-culturali in esso “scritti” in relazione ai luoghi d’appartenenza, è sostenuto dal MIC, dalla Regione Campania e dalla Regione Sardegna, ed è stato elaborato da autori e performer di diversa provenienza durante un periodo di residenza in Campania.