Verso la proroga dello Smart working per i fragili, c’è la possibilità di fare accordi individuali
Per lo smart working importanti novità in arrivo a partire dal primo settembre. Si torna alla vecchia norma, che prevede la sottoscrizione di accordi individuali con ciascun lavoratore, sospesa durante la pandemia.
Da questa data tornerà di nuovo in vigore la disciplina del lavoro agile prevista dalla legge 81/2017. Questo vuol dire che l’azienda non potrà più decidere di attivare unilateralmente per i suoi lavoratori lo smart working. Lo chiarisce il Ministero del Lavoro con comunicato dello scorso 26 agosto. Il Ministero fa, altresì, chiarezza del termine entro il quale va effettuato l’adempimento comunicativo: “nella logica di favorire la semplificazione degli obblighi per i datori di lavoro, la relativa comunicazione andrà effettuata entro il termine di cinque giorni” dalla stipula dell’accordo di lavoro agile.
“È un primo passo con il quale si rendono più semplici gli obblighi di comunicazione”
I nuovi accordi di lavoro agile o la proroga di precedenti accordi che si perfezionano a partire dal 1° settembre potranno essere comunicati dalle aziende entro il 1° novembre 2022.
L’adempimento della comunicazione che scatta dal primo settembre riguarda solo i nuovi accordi di lavoro agile o qualora si intenda procedere a modifiche (ivi comprese proroghe) di precedenti accordi.
In arrivo l’emendamento proposto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori dei figli under 14. A quanto si apprende, è stato presentato nella giornata di ieri a Palazzo Chigi. La proroga sarebbe fino al prossimo 31 dicembre. Restano dunque valide le comunicazioni già effettuate secondo le modalità della disciplina previgente. A regime, poi, ci saranno in tutto cinque giorni di tempo per la comunicazione dell’inizio del lavoro agile, per non incorrere in sanzioni.