Andrès Aguirre, originario del Messico, ci parla della sua vita di artista e del suo legame con la sua arte e la terra sarda.
Andrès Aguirre conosce la Sardegna tre anni fa, dopo essersi sposato con una ragazza sarda. Ha vissuto a Torino per dodici anni, ma ora è giunto in terra sarda per restare. Inizia il suo percorso di artista dopo essere stato invitato ad un cabaret in Messico, fiondandosi in questo mondo. Fa l’acrobata, ma sogna di occuparsi sopratutto di performance artistica e teatrale, avendo conseguito la laurea all’Università di teatro. Artista di strada e acrobata aereo, ci spiega il significato della sua arte.
Una passione nata per caso, dopo diversi tentativi
”Il cerchio l’ho costruito io, facendo prove su prove. Non sapevo neanche se l’attrezzo mi sarebbe piaciuto. Dopo diversi prototipi, partendo dal ferro, sono arrivato a questo che posso facilmente smontare in cinque pezzi e trasportare autonomamente, la cosa più importante è che deve essere un pugno più alto della testa”
”La passione – ci dice Andrès – è nata per caso, mi piace variare, infatti oltre a occuparmi di questo mi occupo anche di teatro, e danza”.
Non solo un semplice cerchio
”Un cerchio di alluminio può sembrare una figura estremamente semplice, è affascinante perché non ha niente di complesso. E’ solo un cerchio, ma le persone riescono comunque ad entrare in contatto con l’acrobata. Mi diverto – dice Andrès – ma nel mentre riesco anche a regalare un sorriso, e quel sorriso la maggior parte delle volte mi ritorna indietro. Mi ricarico ricaricando gli altri, in un circolo che definisco virtuoso”.
Arte acrobatica, un’arte antica
Solo una mente geniale come quella di Leonardo poteva riuscire a racchiudere la perfetta sintesi grafica della centralità dell’uomo nell’universo attraverso lo studio delle proporzioni umane, è straordinario pensare che possiamo ritrovare tutto questo dentro un numero acrobatico. Ma che origini ha l’arte acrobatica?
Alcuni sostengono che tutto abbia avuto origine in Francia nel 1959, quando sarebbe stato chiesto ad alcuni allievi di una scuola di circo di presentare un esercizio acrobatico diverso dal solito: uno degli allievi avrebbe presentato costruito sull’utilizzo di un lungo stralcio di tessuto. Altri sostengono che questa pratica provenga dall’ingegno di André Simard, specializzato nella ricerca e nello sviluppo di esercizi acrobatici per il Cirque du Soleil fin dal 1987. E a Simard è già universalmente riconosciuto il merito di aver trasformato degli atleti in veri e propri performer, invitandoli a focalizzarsi, oltre che sulle espressioni facciali, sui movimenti del corpo, in modo da poter esprimere percezioni e sentimenti profondi agli spettatori in una maniera spettacolare e di grandissimo effetto, con le stesse modalità di Andrès Aguirre.