Il prezzo del carbonio negli USA non copre il costo sociale del carbone, legato ai danni causati dall’inquinamento.
Ogni tonnellata di anidride carbonica che esce da una ciminiera o da un tubo di scappamento provoca molti più danni di quelli che i governi prendono in considerazione. E’ quanto emerge da uno studio della Ong americana “Resources For Future”. Infatti secondo i risultati della ricerca, per coprire il costo sociale del carbone, il prezzo di quest’ultimo negli Stati Uniti dovrebbe essere 3,6 volte superiore dell’attuale. Passando da un prezzo di 51 dollari per tonnellata di anidride carbonica a 185 dollari per tonnellata.
Intanto, Il presidente Joe Biden ha firmato l’Inflation reduction act. Ovvero il maxi-piano di interventi per il clima, la sanità pubblica e il fisco approvato dal Congresso degli Stati Uniti la scorsa settimana. L’Inflation reduction act, passato prima al Senato e poi alla Camera, è un investimento sul clima che non ha eguali nella storia degli Stati Uniti. Il pacchetto di spesa è di 374 miliardi di dollari. Con cui Biden mira a inserire il turbo alla transizione energetica della più grande economia mondiale.
Più di 300 miliardi di dollari saranno investiti nella transizione energetica e climatica. Si tratta del più grande investimento federale nell’energia pulita nella storia degli Stati Uniti. La legge ha il sostegno di molti attivisti ambientali e climatici, anche se è inferiore ai 555 miliardi di dollari originariamente richiesti dai democratici.
La normativa disciplinerà in particolare trasporti e produzione elettrica. La legge infatti include 60 miliardi di dollari da investire nella crescita delle infrastrutture legate all’energia rinnovabile. In particolare nella produzione di pannelli solari e turbine eoliche. Infine, include diversi crediti d’imposta rivolti a quei cittadini che sceglieranno i veicoli elettrici e renderanno le proprie case più efficienti dal punto di vista energetico.