Gli studenti protestano: “Stop al numero chiuso”
Giochi fatti. Alle 14.40 sono scaduti i 100 minuti del test di ingresso in Medicina, l’ultimo a svolgersi in maniera tradizionale. Dal 2023 infatti ci saranno nuove domande e più posti. Ma intanto questa mattina, circa 65 mila aspiranti dottori e dottoresse si sono giocate i 14.740 posti messi a disposizione dalle università.
Il dibattito sul numero chiuso
E come ogni anno si è acceso il dibattito attorno al numero chiuso. In diverse città d’Italia, da Torino a Palermo, gli studenti sono scesi in piazza per protestare contro un meccanismo che “fa scappare all’estero migliaia di ragazzi ogni anno e che lascia il Paese senza assistenza medica”.
Flash mob davanti alla Sapienza
A Roma è andato in scena un flash mob davanti a La Sapienza: “E’ Inaccettabile – hanno spiegato i manifestanti – che sia la fortuna a determinare il destino di migliaia di giovani”.
L’opinione di Andrea Costa e Marianna Madia
Favorevole all’abolizione del numero chiuso il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che intervistato a Genova da Repubblica risponde: “Riteniamo sbagliato delegare il concetti di meritocrazia ad un semplice test”. Così la pensa anche Marianna Madia (Pd): “La sanità pubblica italiana è in sofferenza per mancanza di medici. È Un dato di fatto. Non posso che schierarmi dalla parte degli studenti universitari che hanno organizzato un presidio in vari atenei italiani, per superare il numero chiuso e chiedere un piano investimenti”