È allarme climate change dall’Onu: isole e Stati costieri dell’Africa i più a rischio a causa dell’innalzamento del mare
Dalla siccità alle inondazioni, il costo dei danni causati dal cambiamento climatico non potrà che aumentare. La previsione è del segretario generale delle Nazioni Unite. “I danni causati dalla crisi climatica non sono un evento futuro. Stanno accadendo ora”, ha dichiarato Antonio Guterres durante una visita in Pakistan, recentemente colpito da devastanti inondazioni. Ieri l’Organizzazione meteorologica dell’ONU ha avvertito che le isole e gli Stati costieri dell’Africa saranno fortemente esposti all’innalzamento dei mari e che spenderanno circa 50 miliardi di dollari in danni entro il 2050.
Secondo un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Leeds nel Regno Unito, abbiamo perso 28 trilioni di tonnellate di ghiaccio in 23 anni. Le informazioni provenienti dai satelliti ERS, Envisat e CryoSat dell’ESA e dalle missioni Copernicus Sentinel-1 e Sentinel-2 hanno consentito agli scienziati di scoprire che il tasso di perdita di ghiaccio della Terra è aumentato notevolmente negli ultimi 30 anni, da 0,8 trilioni di tonnellate all’anno negli anni ’90 a 1,3 trilioni di tonnellate all’anno entro il 2017.
Il tasso di perdita di ghiaccio in questi 23 anni è del 65%. E il motivo principale ha ovviamente a che fare con il rapido aumento dei ghiacci polari in Antartide e Groenlandia. L’innalzamento del livello del mare aumenta il rischio di inondazioni delle comunità costiere e ha gravi conseguenze sociali, economiche e ambientali.
Informazioni tratte da: https://www.adnkronos.com/lonu-rilancia-lallarme-sui-danni-del-climate-change_6KqST10AdUYZpPmjaH3bQa