Porto Ferro, il 16 settembre il festival della danza d’autore firmato Danzeventi porta tre compagnie internazionali in un meraviglioso palcoscenico naturale.
Porto Ferro, venerdì 16 settembre alle 20, il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” firmato Danzeventi ritorna sul magico palcoscenico all’aperto di Porto Ferro per accogliere tre compagnie internazionali: la Albanian Dance Theater proveniente da Tirana, Petranuradanza in arrivo dalla Sicilia e infine la partenopea Cornelia, che propongono rispettivamente gli spettacoli “Benching”, “Agua” e “Kurup”.
“Benching” è un’opera minimalista che trae ispirazione dal concetto di tempo, misurato in secondi e battiti cardiaci, e dalla continua tensione creata nell’andare sempre avanti. Gli elementi sono una ballerina e una panchina posta al centro della scena, che diventa il centro del mondo.
Da luogo di riposo si trasforma in letto, diventa amica, compagna o famiglia. La coreografia e l’interpretazione sono di Semela Skenderasi, la direzione artistica e la drammaturgia sono di Gjergj Prevazi e le musiche di Haig Zacharian.
“Agua” è un’opera che attribuisce alle arti performative una forma di resilienza possibile, rende immuni dall’alienazione e alimenta i sogni. È una riflessione sul concetto di resilienza inteso come la capacità di un sistema di adattarsi al contesto e di definire forme di resistenza per superare le criticità.
Nelle coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna si sviluppa un movimento fluido come l’acqua che penetra la forma, e ad essa si adatta investendone lo spazio con i tratti precisi e ardenti eseguiti dai danzatori Claudia Bertuccelli e Francesco Bax. Il corpo è manipolato, gettato al suolo, accarezzato, vissuto in ogni particolare, mai avulso da una sottile importanza evocativa ed impatto emotivo.
L’ultimo lavoro della serata è “Kurup”, un duetto sviluppato sulle coreografie di Nicolas Grimaldi Capitello, che ne è anche interprete assieme a Sibilla Celesia. La composizione è suddivisa in due parti che ruotano intorno al concetto di azione/reazione. La prima è una forma di improvvisazione che di volta in volta si adatta al luogo urbano o non convenzionale che accoglie lo spettacolo. Il tempo è scandito soltanto dalle sensazioni della coppia, che instaura una relazione fatta di gestualità quotidiane, il tutto accompagnato dai suoni e dai rumori naturali del luogo.
Nella seconda parte si innesca una composizione fisica su partitura musicale, che crea un disegno spaziale attraverso le dinamiche naturali del corpo. I soggetti eseguono una danza in accordo, annullando la predominanza di coppia.