Pubblicate le Disposizioni di attuazione del Regolamento in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica
Comparotto: «Un provvedimento molto contrastato dagli operatori di un certo comparto economico, ma stavolta ha vinto il benessere e l’etica».
Pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana le Disposizioni di attuazione del Regolamento (UE) 2016/429 in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e d’introduzione di norme penali sul commercio illegale di specie protette.
Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (
Oipa), che commenta con soddisfazione l’introduzione in Italia di una normativa che tutelerà maggiormente le specie selvatiche e la salute pubblica. Normativa che finalmente
contrasterà il commercio di operatori di pochi scrupoli, legali e non, animali strappati al loro habitat o allevati e costretti a una vita di cattività e spesso di abusi.
Il Regolamento
Il Regolamento (UE) si riferisce anche a tutti gli animali terrestri, compresi gli animali da compagnia, selvatici ed esotici tenuti in cattività, potenzialmente in grado di diffondere malattie animali e zoonotiche e la sua attuazione in Italia significherà, la difesa della vita e del benessere di animali non certo destinati a vivere in casa.
L’Italia è il quinto Paese europeo ad aver recepito le nuove disposizioni europee.
«Si tratta di un testo, in linea con la recente introduzione in Costituzione della tutela degli animali e della biodiversità. Ringraziamo il
ministro alla Salute,
Roberto Speranza, e i parlamentari che hanno lavorato a questo fondamentale provvedimento», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.
«Tenere in casa serpenti, grandi felini, scorpioni, tartarughe alloctone, ragni velenosi e pipistrelli, acquistati legalmente o illegalmente, negli anni ha inoltre determinato, a causa di liberazioni o fughe, l’introduzione nei nostri territori di specie cosiddette “invasive aliene” che poi si cerca di eradicare. Sappiamo che questo è un provvedimento molto contrastato dagli operatori di un certo comparto economico, ma stavolta ha vinto il benessere e l’etica».