Le piazze di Cagliari si colorano di balli, poesia, suoni e canti della tradizione
“Pratazas”, un mese di spettacoli dal 15 settembre al 16 ottobre in cui le piazze di Cagliari si colorano di balli, poesia, suoni e canti della tradizione.
Nove spettacoli saranno dedicati rispettivamente alla poesia a bolu a otadas, cantada campidanesa a mutetus, poesia a s’arrepentina, poesia a mutos, cantu a chiterra, cantu a tenore, càntigos de crèsia – litùrgicos e paralitùrgicos a bator boghes, launeddas e mùsica pro ballu sardu a organitu e a fisarmònica. A questi si aggiungeranno uno spettacolo dedicato agli strumenti musicali: sulitus, trunfas, armonica a bocca, tamburi rituali e uno dedicato ai diversi stili e generi di danza tradizionale.
L’iniziativa è resa possibille grazie alla partecipazione al bando Cagliari dal vivo, dall’Associazione Amici della Musica in collaborazione con Campos. Mentre il percorso è suddiviso in tappe, 11 spettacoli per gli 11 quartieri di Cagliari: Is Mirrionis, Sant’Avendrace, Mulinu Becciu, San Michele, CEP, Borgo Sant’Elia, Nuovo Borgo Sant’Elia, Monte Mixi, Giorgino, Poetto e Pirri. Ogni appuntamento prevede un concerto dedicato a una di queste arti, introdotto e illustrato da uno specialista e accompagnato da eventi collaterali formativi.
Uno degli obiettivi è quello di riappropriarsi delle tradizioni culturali e musicali rafforzando allo stesso tempo il senso di appartenenza alla comunità. Inoltre portare artisti in un parco o una piazza restituisce nuova vita a questi spazi e lo spettacolo aperto e fruibile a tutti, animando culturalmente i quartieri, rendendoli più accoglienti e familiari. Non solo garantisce una maggiore comprensione del valore di questo patrimonio immateriale.
La rassegna e i giovani
La rassegna vuole garantire anche sostegno ai giovani professionisti. In tal senso ha avuto un ruolo determinante l’accordo di collaborazione con il coordinamento Campos, la più importante associazione che riunisce gli artisti che operano in Sardegna nelle arti musicali e poetiche di tradizione orale. Allo stesso tempo che tutela queste forme di espressione tipiche della nostra isola. Cosa che permetterà di riunire sul palco i migliori esecutori ed esperti di musica tradizionale del territorio. Oltre l’80% dei quali sono under 35 che si sono esibiti non solo nei contesti rituali e festivi tradizionali, ma vantano presenze importanti anche in festival internazionali.