Modolo Festival, spazio alla musica per il cinema, in lingua minoritaria e a canti e cunti dell’antico mare con Nando Citarella
Musica, arte, cultura, laboratori nel suggestivo borgo della Planargia. Arti figurative e poesia, letture di libri e mostre interattive. E ancora, degustazioni di vino. Saranno animate così le strade e le piazze di Modolo, comune di 150 abitanti nella Planargia, sabato 17 e domenica 18 settembre, come previsto nel fitto calendario di eventi per la seconda edizione del “Modolo Festival – Musica, Arte e cultura nel borgo”.
Spazio alla musica. Modolo Festival, che si inserisce all’interno del più ampio progetto “Non Fermiamo la Tradizione”, nella sua due giorni di eventi ha voluto dare grande importanza e spazio alla musica. Musica legata all’isola, certamente, ma musica anche come ponte con il resto delle arti e della cultura del mondo. E’ stata dunque una scelta doverosa quella di porre l’accento sull’importanza delle lingue minoritarie, e invitare un artista e musicista come Matteo Leone ad esibirsi nel suggestivo borgo della Planargia (Matteo Leone Quintet).
Matteo Leone
Matteo Leone nasce a Carbonia nel settembre del 1987. Vive e lavora a Cussorgia, frazione di Calasetta. E’ lui il vincitore della 14′ edizione (2021) del Premio Parodi, il più importante contest europeo riservato alla world music. A lui sono andate anche le menzioni per testo, musica e arrangiamento. Ancora prima, nel 2017 è vincitore dell’Italian Blues Challenge, con il Duo Leone, ha rappresentato l’Italia nel European Blues Challenge a Hell (Norvegia), arrivando al 4′ Posto, e all’International Blues Challenge a Memphis (TN) arrivando alla semifinale.
La necessità di aprire da Modolo una finestra sulla musica nazionale e internazionale, per un confronto vivo e vivace tra arti del mondo, e uno scambio sempre più proficuo e crescente, ha portato alla presenza di un altro grande artista al Festival, che corrisponde al nome di Nando Citarella.
Nando Citarella
Nando Citarella vanta al suo attivo un lunghissimo curriculum. Il suo nome e la sua fama e popolarità risuonano a livello internazionale. Del suo lunghissimo curriculum possiamo citare le sue poliedriche doti di musicista, attore, cantante e studioso delle tradizioni popolari, teatrali e coreutico-musicali mediterranee. Ha inoltre studiato e collaborato con importanti artisti come Eduardo De Filippo, Dario Fo, Linsday Kemp Roberto De Simone e Ugo Gregoretti, e ha anche partecipato, nelle vesti di cantante lirico e barocco in alcuni films con la regia di Mario Monicelli, Luigi Magni, Cristina Comencini e Franco Zeffirelli.
A Modolo si esibirà con Presente Antico, Villanelle Moresche Canti e Cunti dell’Antico Mare: Nando Citarella voce-chitarra battente-tammorra-duff-marranzano, Salvatore Rotunno: chitarra-tamburello-ukulele-voce, Luigi Staiano: Fisarmonica, Voce e Tammorra, Nathalie Leclerc: danzatrice.
La manifestazione
Il progetto del Modolo Festival nasce da un’idea di Nando Citarella insieme a musicisti, attori danzatori e cantanti della Compagnia “La Paranza” che hanno deciso di realizzarlo in forma di melologo per celebrare i trent’anni dalla messa in scena di Malmantile (fiaba sui Pirati del re Lazzarone) che vide la prima rappresentazione nel gennaio del 1992 a teatro Colosseo in Roma. Opera costruita su fatti reali, ma narrati in forma orale. Basandosi su testi e musiche (sia tradizionali che di propria composizione) e rielaborando l’incontro tra forme classiche e tradizionali della stessa, creando così un “Pastiche” tra Presente e Antico un vero “Divertimento in Musica”.
Le voci, i suoni e i ritmi del mare, in viaggio dalla cultura arabo-andalusa di quella Siviglia, al tempo “porta d’ingresso per l’Oriente”, e alla deriva verso l’altro lato dell’Atlantico, dove troviamo le risonanze latine che gli spagnoli riportarono dalle Americhe fin nel nostro mare passando per Napoli, “la porta del Mediterraneo”. Tanti elementi sacro-rituali delle tradizioni e delle culture popolari che incontriamo in questo viaggio attraverso fiabe, storie, canti, opere, poesia, romanze, villanelle, moresche e ballate dove i mari hanno il loro comune denominatore nei diversi strumenti o nelle voci. Nel tamburo, che, sebbene la sua forma e il suo suono cambi, ancora oggi ha un ruolo chiave nel rito e nella celebrazione.
Musica, letteratura e altre arti. Durante le due giornate della manifestazione (sabato 17 e domenica 18 settembre) ci saranno diversi appuntamenti, letterari, pittorici, poetici, accompagnati sempre dalla musica. Anche l’apertura del festival, sabato alle 17.30, è affidata a un concerto: in Piazza dei Caduti PROLAGUS – Andrea Andrillo – Concerto per voce sola e chitarra, in collaborazione con Sardmusic.
Mentre alle ore 19 in Piazza Orlando Biddau Tramonti in musica “di arte in arte” presenta “Non è lei“, il noir di Maria Francesca Chiappe. Interverranno l’autrice, Ambra Pintore, Federico Valenti chitarra, Coro Femminile Urisé di Orosei diretto da Daniela Contu.
La finalità è quella di portare in scena dei dialoghi artistici, con un impianto teatrale e musicale. Stessa impostazione domenica per la presentazione del libro fotografico di Giorgio Murru e Nicola Castangia: Spiriti e Dei nella Sardegna preistorica. Interventi degli autori, dell’editore Carlo Delfino, Ambra Trio con Federico Valenti chitarra e Roberto Scala basso e fisarmonica. Musica e parole dunque, per raccontare un popolo che non ha dimenticato la propria spiritualità, collocando la Sardegna nel cuore della civiltà Mediterranea.
Orlando Biddau “Principe d Planargia”. Anche la mostra pittorica, dedicata al poeta modolose, sarà accompagnata da diverse performances artistiche. L’introduzione poetica è affidata a Valentina Sulas, che sarà accompagnata alla chitarra da Federico Valenti. Giorgio Rizzi voce e percussioni. Performance itinerante tra le vie del borgo a cura di Roberta Locci. Interventi musicali e poetici con gli ospiti del festival che animeranno le opere dedicate al poeta modolese.
La musica per il cinema, chiude il Festival di Modolo. Sempre in tema di appuntamenti musicali a Modolo, ci sarà anche una interessante performance dedicata alla musica per il cinema. Dunque, altissima attenzione verso i vari usi delle espressioni musicali. Il Festival si chiuderà infatti con l’evento: Musica per il Cinema, da Morricone a Rota con Walter Agus al pianoforte. In collaborazione con Scuola Civica di Musica Intercomunale “Meilogu”; Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”; Scuola Civica di Musica di Selargius.
(Il programma della manifestazione si trova in tutte le pagine dedicate al Festival:
www.istranzosdedomo.it/non-fermiamo-la-tradizione
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