Giovedì 22 ottobre alle ore 11.00 presso il Teatro Alkestis si inaugurerà la presentazione degli elaborati creativi realizzati dai partecipanti al laboratorio di Teatro Sociale e di Comunità dal titolo ”Mescolanze”.
Laboratorio mescolanze, appuntamento giovedì 22 ottobre alle ore 11.00 presso il Teatro Alkestis. Ci sarà la presentazione degli elaborati creativi realizzati dai partecipanti al laboratorio di Teatro Sociale e di Comunità. L’epicentro tematico del laboratorio è stato ”Il muro”, affrontato nelle sue diverse accezioni simboliche e materiali.
Il laboratorio
Il laboratorio è stato organizzato dalla cooperativa Sociale Il Sicomoro Onlus, in collaborazione con il Teatro. Marca una continuazione del percorso di espressività teatrale iniziato nel 2021 e rivolto a un gruppo di giovanissimi migranti. L’obiettivo è quello di realizzare un percorso di esercitazioni teatrali fondato sulla teoria del “Terzo paesaggio”. Una metafora e un possibile modello d’ispirazione per la coesistenza tra diversità etniche e culturali.
Il laboratorio ha visto la direzione per la parte teatrale di Andrea Meloni e Sabrina Mascia, e per la costruzione LEGO di Maurizio Lampis.
Esposizione del materiale cretivo
L’esposizione dei materiali creativi sarà visitabile presso il Teatro Alkestis (via Loru 31, Cagliari) giovedì 22 settembre 2022 dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 20.00 e venerdì 23 settembre 2022 dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Il Teatro Alkestis
Il Teatro Laboratorio Alkestis, Centro di Ricerca e Sperimentazione teatrale, nasce a Cagliari nel 1972, proponendosi di concentrare tutte le sue energie nell’attuazione di due progetti: La Cerimonia e il Teatro e Etnie che si incontrano: progetto, il primo, di studio e sperimentazione in particolare sul mondo dei Danzatori Dervisci della Turchia e sulle tattiche di danza e di canto che li contraddistinguono. Questa ricerca porterà il fondatore Massimo Michittu e alcuni ricercatori dell’ Alkestis ad essere accettati e iniziati presso la loro comunità centrale di Konya.
Il secondo progetto ha come fine quello di riprendere contatto con quegli aspetti della vita umana generalmente sconosciuti o dimenticati, con tutte quelle forme artistiche in grado di arricchire le esperienze individuali e di gruppo e di ristabilire a livello creativo una continuità profonda tra la propria cultura attuale e quella che, in altri tempi e in altre terre, hanno avuto altre società intendendo privilegiare la Sardegna e i paesi del bacino del Mediterraneo.