Capitani Coraggiosi d’Estate. Secondo appuntamento, venerdì 23 settembre, della rassegna che Cada Die Teatro dedica ai bambini e alle loro famiglie. Con la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi.
Capitani Coraggiosi d’Estate. Si comincia alle 17, negli spazi della Corte della Vetreria di Pirri, con Segni e sogni, laboratorio dei Cemea dove i giovanissimi partecipanti si cimenteranno in tecniche e attività grafiche per giocare con le immagini, i segni, il colore, i ricordi e le forme dei pensieri.
Il programma per il secondo appuntamento di Capitani Coraggiosi d’Estate
Alle 18 il gustoso gelato a merenda nella Gelateria nel Parco. Alle 18.30 ecco arrivare sul palco della Corte ”Racconti dell’uomo dal cappello di paglia”, di e con Antonio Catalano, artista multiforme. In questi giorni sta anche tenendo il laboratorio di “Costruzione del ciclo teatro mobile di comunità” nell’ambito del festival Transistor, firmato Cada Die. Attore, scrittore, pittore, scultore, poeta, artigiano, costruttore di mondi sensibili con la sua poetica della meraviglia e delle piccole cose (produzione Casa degli Alfieri – Universi Sensibili).
Le storie dell’autore
Quelle di Catalano sono storie di vecchie e di vecchi, di bambine e bambini. Di vecchie che danzano o che raccolgono fiori, di vecchi che lasciano nel salvadanaio piccole ma importanti eredità. Ma sono anche storie di lune nel pozzo e di giraffe che, sole, riescono a vedere al di là dell’alto muro dello zoo… Storie che raccontano di innamorati singolari, ma anche dei gemelli Piripicchio; oppure di paesi immaginifici: il paese dei come va, o il paese degli starnuti… Una Spoon River di persone e personaggi conosciuti da Catalano durante i suoi vagabondaggi teatrali per tanti borghi e città d’Italia e del mondo. Storie da ascoltare prendendosi il giusto tempo per immergersi negli strani mondi che l’artista ha creato, fra ironia, qualche lacrima, un sorriso e un po’ di malinconia.
Le parole dell’autore
“Quasi tutte le mie storie sono partite da dei ‘doni’ che alcune amiche e alcuni amici mi hanno fatto, regalandomi un’immagine, un’emozione, un ricordo. Ho aperto questo dono, ci ho messo il mio sguardo e mi sono sorpreso a vederlo impregnato anche dai miei ricordi, per dire che a volte le vite si assomigliano, si rincorrono e poi magicamente si ritrovano scritte su una pagina, che, letta, fa nascere nel cuore di chi le ascolta una bella malinconia che ti abita dentro e ti addolcisce l’animo”.