Seconda tappa in Ogliastra per Migranti e Viaggiatori – Festival del turismo responsabile. In programma dal 16 al 25 settembre.
Alla sua seconda tappa in Ogliastra IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – il Festival del Turismo Responsabile quasi giunto al suo traguardo, continua anche in questa edizione, a raccontare storie. Con la stessa attenzione di sempre, fedele e presente a quel modo di intendere il nostro pianeta e il modo in cui ne riconosciamo il rispetto. Trasformando in verbo il tema di questa edizione “HABITAT – Abitare il futuro”.
Il programma
Nella giornata di sabato 24 settembre Jerzu sarà grande protagonista del festival con l’escursione sui Tacchi d’Ogliastra. Alle ore 9.00 una passeggiata alla scoperta del monumento naturale simbolo dell’Ogliastra lasciandosi conquistare dalla magia dei sentieri. I panorami che sono in grado di regalare i Tonneri saranno come un volo d’aquila che toglie il fiato. Come la vertigine dell’altitudine, che lascerà un segno indelebile nel cuore. Una suggestione di immagini da sogno per i camminatori accompagnati dalla guida AEGAE Valentina Allegria.
Alle ore 17.00 si può fare ritorno a Lanusei nell’aula consiliare per seguire la conferenza sul Turismo ferroviario dell’interno Ogliastra. Allo studio degli esperti un metodo per sviluppare il velorail e ridurre sempre più l’impronta ecologica del viaggio. Tra le diverse possibilità di sviluppo del turismo sostenibile, gli aspetti sociali, economici e ambientali. Per un turismo che permetta uno sviluppo del territorio. Come rilanciare il Trenino Verde. E la possibilità di sviluppare il velorail per ridurre l’impronta ecologica del viaggio, ma anche per creare nuove opportunità turistiche sostenibili. Queste saranno le domande a cui gli esperti proveranno a dare risposta.
Emozioni in crescendo alle ore 19.00 a Jerzu per la degustazione del vino Cannonau. In particolare quello prodotto con uve di altissima qualità coltivate utilizzando il clone di un vitigno locale di oltre cinquant’anni di età. E adottando un sistema di produzione integrata a basso impatto ambientale.
Jerzu, lo conferma anche quest’anno non è mai stata solo un paese dedito alla produzione di Cannonau. Qui anche l’arte musicale è uno dei linguaggi che il festival ha riscoperto nel paese della Valle del Pardu. Grazie all’abilità del maestro Nino Mura e le sue Launeddas, alle ore 21.00 nella piazza del paese sarà possibile trascorrere un momento di trasmissione del patrimonio storico e culturale della Sardegna attraverso l’uso di uno dei suoi strumenti musicali più antichi.
E non è finita IT.A.CÀ instancabile alle ore 23.00 prosegue la sua giornata con un programma che prevede lo scrutamento notturno del cielo con una camminata nel bosco Selene di Lanusei. Un trekking illuminato solo dalle stelle per scoprire la volta celeste in una delle zone dell’Ogliastra che godono di un ridotto inquinamento luminoso.
Il festival
Il festival è nato nel 2009 a Bologna, da YODA aps, NEXUS Emilia Romagna e COSPE onlus. Negli anni ha creato una rete importante che oggi conta oltre 700 realtà̀ locali, nazionali e internazionali, coinvolgendo 24 territori e 14 regioni italiane. È il primo e unico Festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile, per vivere i territori nel rispetto delle culture e dell’ambiente. Nel 2018 ottiene un riconoscimento importante per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo da parte dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite). Ogni anno IT.A.CÀ invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni, per lanciare un’idea di turismo più̀ etico e rispettoso dell’ambiente e delle comunità. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l‘incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità̀ del turismo con il benessere dei cittadini. Il Festival si rivolge a: cittadini, studenti, organizzazioni no profit, aziende, agenzie viaggi, turisti, volontari, istituzioni ed enti locali, comunità̀ di immigrati, artisti e a chi vuole davvero conoscere cosa significa fare “turismo responsabile”.