CeDAC / Circo in Villa 2022: “Una Tazza di Mare in Tempesta” di e con Roberto Abbiati. Da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre al Teatro Massimo di Cagliari
Finale “avventuroso” per Circo in Villa 2022, la III Rassegna Internazionale di Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con “Una Tazza di Mare in Tempesta”. Un “viaggio in mare” di Roberto Abbiati, in compagnia di Johannes Schlosser, con le musiche originali di Fabio Besana, tratto da “Moby Dick” di Herman Melville. Con produzione Teatro de Gli Incamminati – spettacolo realizzato con il contributo di Armunia. In cartellone da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre al Teatro Massimo di Cagliari. Le repliche saranno alle 16.30, alle 17.30 e alle 18.30, per un massimo di quindici spettatori alla volta, immersi nei ricordi dell’unico superstite della caccia alla Balena Bianca.
Una sintesi folgorante di uno dei capolavori della letteratura americana e mondiale, in cui le peripezie dell’equipaggio del Pequod, impegnato nell’inseguimento del gigantesco capodoglio per soddisfare la sete di vendetta del capitano Achab, si intrecciano all’inquietudine di Ismaele, che afferma: «Ogni volta che mi accorgo ad atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me… allora dico che è tempo di mettermi in mare al più presto».
Una Tazza di Mare in Tempesta
“Una Tazza di Mare in Tempesta” ricostruisce la tragica epopea di ufficiali e marinai a bordo della baleniera. Ma evoca anche le molteplici suggestioni letterarie e filosofiche del romanzo, le riflessioni sulla condizione umana, sulla verità e sulla giustizia e sull’eterno scontro fra il bene e il male. Il tutto in un’opera multimediale adatta a grandi e piccini, per sognare le immense distese dell’oceano, e provare ad affidarsi alle correnti, in rotta verso l’ignoto.
Un viaggio fantastico e emozionante alla ricerca della Balena Bianca per chiudere in bellezza Circo in Villa 2022. Da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre il Teatro Massimo di Cagliari ospita “Una Tazza di Mare in Tempesta”. La raffinata e sorprendente installazione, spettacolo di e con Roberto Abbiati, liberamente tratta da “Moby Dick” di Herman Melville presenterà tre repliche al giorno alle 16.30, alle 17.30 e alle 18.30 per un massimo di quindici persone alla volta, che potranno così rivivere le avventure descritte dall’unico superstite di un naufragio.
La complessità del romanzo
«Chiamatemi Ismaele»: l’incipit del celebre romanzo, uno dei capolavori della letteratura americana e mondiale, scritto a metà dell’Ottocento, conduce il pubblico riunito in uno strano ambiente dalle pareti di legno, che rappresenta idealmente la stiva di una nave, in medias res, ovvero al centro della storia, rendendolo testimone e protagonista di una vicenda dove si fondono spirito di avventura e nostalgia dell’acqua, scienza e teologia.
Un giovane marinaio sceglie, in un’epoca imprecisata, di imbarcarsi sul Pequod agli ordini del misterioso capitano Achab. Insieme al ramponiere Queequeg, si imbarca per sfuggire alle sue inquietudini. «Ogni volta che mi accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me… allora dico che è tempo di mettermi in mare al più presto. Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola». Ad attenderlo, le infinite distese degli oceani e insieme un percorso nei labirinti della mente e del cuore umano.
“Una Tazza di Mare in Tempesta” è una versione immaginifica e poetica del libro di Herman Melville. Si tratta di un “viaggio in mare” di Roberto Abbiati per una “esperienza” fuori dal tempo. Un itinerario tra le righe, seguendo il corso dei pensieri del narratore. Ma anche l’eco delle molteplici suggestioni e citazioni. E le divagazioni filosofiche e gli spunti di riflessione sul mondo, sulle ingiustizie e le differenze sociali, sull’eterno conflitto tra il bene e il male. Una pièce originale e “interattiva”, grazie alla quale è possibile immergersi nelle atmosfere del romanzo.
Herman Melville
Una sintesi folgorante di un’opera letteraria che contiene una summa dei saperi tecnici e scientifici dell’epoca. Ismaele rappresenta una sorta di alter ego dell’autore, il poeta e scrittore nonché critico letterario statunitense Herman Melville. L’autore è nato a New York nel 1819, in una famiglia benestante travolta dagli eventi e ridotta in povertà dopo il fallimento e la morte prematura del padre. Egli fece diversi mestieri, dal commesso all’operaio all’insegnante. Poi decise di imbarcarsi come mozzo nel primo di una serie di viaggi per mare. Viaggi che in seguito gli avrebbero fornito materia d’ispirazione per romanzi di successo come “Typee” e “Omoo”.
“Moby Dick” non ebbe la stessa fortuna dei primi libri nonostante l’opinione favorevole di Nathaniel Hawthorne. Si rivelò un fallimento commerciale, per essere poi riscoperto soltanto negli Anni Venti del Novecento, grazie a intellettuali e scrittori come D. H. Lawrence, Carl Van Doren e Lewis Mumford (la prima traduzione italiana è di Cesare Pavese e la prima edizione dell’inizio degli Anni Trenta).
Il romanzo, così complesso e ricco di rimandi, descrive in chiave di moderna epopea la caccia alle balene, trasformatasi, in conseguenza della personale ossessione del comandante per il capodoglio albino, causa della sua menomazione e identificato come suo nemico mortale, nell’inseguimento attraverso gli oceani, tra tempeste e tragedie, dell’imprendibile Moby Dick.
Un obiettivo a cui Achab dedica la sua intera esistenza. Rinunciando ai profitti e ai meriti ottenuti in virtù della sua abilità e competenza come capitano, per proseguire con tenacia quella sua guerra privata contro il “mostro” che l’ha privato di una gamba. Ma è sempre riuscito a sfuggirgli, con astuzia quasi diabolica. Il destino del Pequod, dei suoi ufficiali e dell’equipaggio appare come segnato, indissolubilmente legato, per le ferree leggi della vita di bordo, alla volontà del comandante, alla sua cieca determinazione, ai limiti della follia.
Circo in Villa 2022 porta in scena una grande performance teatrale
“Una Tazza di Mare in Tempesta” coglie l’essenza del capolavoro di Melville per trasfigurarla in una performance teatrale. Condensa in una ventina di minuti le straordinarie e terrificanti esperienze di Ismaele a bordo della baleniera.
Mettendo l’accento sull’ambizione e sulla hybris del capitano, che sfida come un moderno titano la potenza della natura e perfino l’ira divina, ignora le facili profezie e i nefasti presagi, come gli estremi tentativi di ricondurlo alla ragione e le suppliche di risparmiare almeno i superstiti, per sprofondare infine, con la corda del rampone avvolta intorno al collo, insieme alla sua nave, nelle profondità degli abissi. Si salverà soltanto Ismaele, aggrappato alla bara di Queequeg. Raccolto dalla Rachel, dopo un giorno e una notte trascorsi in balia del mare aperto: “Moby Dick” è la storia di quella indimenticabile avventura.