All’Hotel Grazia Deledda di Sassari un convegno informativo sui tumori del rene, della vescica e della prostata, e su come prevenirli
I tumori del rene, della vescica e della prostata hanno tra i loro fattori di rischio più incriminati proprio il fumo di tabacco. Come ridurli o prevenirli? Di questi temi si è trattato di recente all’Hotel Grazia Deledda di Sassari durante un convegno di Uro-oncologia che ha messo a confronto specialisti della materia. Oncologi, urologi, radiologi, anatomo-patologi, arrivati anche dalla penisola, hanno discusso sullo stato dell’arte delle attuali terapie dei tumori renali, vescicali e prostatici, davanti a una numerosa platea di operatori sanitari regionali, medici, tecnici e infermieri.
I tumori nefro–urologici, in questi ultimi anni, hanno risentito di importanti modificazioni nella loro terapia. Si fa riferimento in particolare alle nuove tecniche chirurgiche, ai nuovi farmaci estremamente efficaci e alle loro combinazioni, al sistematico ricorso alla valutazione multispecialistica dei casi clinici. La tipizzazione istologica, la chiara definizione dell’estensione di malattia mediante le opportune metodiche di stadiazione, l’appropriato uso dei farmaci a disposizione e la loro precisa e puntuale integrazione con le altre armi terapeutiche possono condizionare in maniera determinante la prognosi dei pazienti e la loro qualità di vita.
Le dichiarazioni
«Il meeting – ha spiegato Antonio Pazzola, direttore dell’Oncologia medica dell’Aou di Sassari e organizzatore del convegno – ha permesso di realizzare una panoramica sui differenti punti di vista dei principali specialisti coinvolti, nell’ottica di una strategia di trattamento multi-disciplinare».
L’incidenza di questi tumori in Italia varia, da un minimo del 3 per cento per il rene a un massimo del 20 per cento per la prostata. A essere colpita – se si parla di carcinoma del rene e della vescica – è in prevalenza la popolazione maschile (sopra i 70 anni per il rene e sopra i 50 per la vescica) rispetto alla popolazione femminile.