Emilio Lussu tra libertà, autonomia, identità e memoria. Gli esiti del V convegno internazionale di studi.
A Cagliari il V Convegno internazionale di studi ha impreziosito ulteriormente il quadro d’indagine su un pensiero complesso in equilibrio tra il modello socialista e i valori delle libertà occidentali. Interventi di straordinario spessore e altrettante riflessioni in un confronto tra studiosi ai massimi livelli, per una giornata di studi che ha indagato la figura e il pensiero di Emilio Lussu, traendone elementi fondamentali legati in modo particolar alle parole libertà, autonomia e identità.
Nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari, il “V Convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, inserito nel programma dell’VIII edizione del festival a lui dedicato, ha impreziosito ulteriormente il quadro d’indagine e approfondimenti su una figura poliedrica che, come ha ribadito il coordinatore Gian Giacomo Ortu, trovava forse la sua ricchezza nell’ambivalenza tra il modello socialista, che prediligeva, e il patrimonio acquisito dalle libertà dell’occidente, in quei valori scaturiti dalla rivoluzione francese. “Non c’è una soluzione in Lussu in questo dilemma – ha affermato Ortu – e io direi che ciò che può apparire un’ambiguità è invece una straordinaria ricchezza ed attualità, nell’equilibrio che sta proprio in questo non decidere, nel non esprimere una scelta radicale”.
Dell’intellettuale di Armungia sono stati analizzati i risvolti costituzionali della sfera autonomistica, sviluppati in particolare nella sessione mattutina da Gian Mario Demuru e da Italo Birocchi, senza trascurare lo sguardo verso la politica internazionale trattato da Christian Rossi, e quindi le idee per la rinascita approfondite da Salvatore Mura.
“La memoria che ci rende umani”
Giovanni Tesio ha posto invece l’accento su un altro concetto, quello che ruota intorno alla parola memoria, “la memoria che ci rende umani” e che attraversa tutto il Novecento passando per le due grandi guerre che hanno prodotto situazioni incredibilmente drammatiche. Una memoria grazie alla quale resta la possibilità di raccontarne le profondità, al di là delle apparenze, per fare in modo che queste esperienze possano essere utili nell’agire del futuro.
Luísa Marinho Antunes Paolinelli ha quindi esposto un focus su “guerra e responsabilità”, presentando un percorso logico che passa da “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu ad “Alabarde alabarde” di José Saramago. Alberto Cabboi ha affrontato il tema del rapporto tra Lussu e la compagna di Cesare Battisti, Ernesta Bittanti, che fu una delle più grandi socialiste italiane del primo Novecento. Un tema quest’ultimo, che tocca anche l’autonomia di un territorio di confine, l’Alto Adige, e quindi il valore delle minoranze.
La serata si è conclusa con “Parole e musiche d’autore”, il reading omaggio al poeta cantautore Piero Ciampi, con Diego Bertelli e Paolo Capodacqua, che hanno presentato il libro “53 poesie” (Lamantica Edizioni, 2021), in un simpatico e dissacrante siparietto, come avrebbe voluto lo stesso Piero Ciampi, in compagnia del direttore artistico del Festival, Alessandro Macis e di Virginia Buonavolontà.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito. L’ingresso è libero e gratuito.
Il programma del 4 ottobre
Martedì 4 ottobre, il festival abbraccia i siti storici della città di Cagliari, con partenza alle 10, attraverso una visita guidata a numero chiuso a cura di Trip Sardinia.
Alle 17 in Sala Castello, Maria Teresa Giaveri presenta il suo libro “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021) assieme a Caterina Arcangelo, con le letture di Andreina Del Raso. Alle 18 Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci presentano “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano” (Il Mulino, 2021) assieme al giornalista Andrea Frailis.
Alle 19 il fumettista serbo Aleksandar Zograf dialoga della sua graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale” (001 Edizioni, 2021) in compagnia di Ángel De La Calle e Mario Greco. Alle 20 ancora una graphic novel, “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021) sarà presentata da Elisabetta Randaccio assieme a Bepi Vigna, che ne è autore con Mauro De Luca.