Donne Isis oltre gli stereotipi, un documentario sulla reclutatrice

The Matchmaker di Benedetta Argentieri parla delle donne jihadiste che si sono arruolate per lo Stato Islamico

 The Matchmaker, il documentario di Benedetta Argentieri racconta di una delle donne jihadiste: Tooba Gondal. Da studentessa modello a reclutatrice dell’ISIS, Argentieri l’ha trovata in un campo di prigionia nella Siria del Nord Est. In quel momento ormai l’ISIS aveva perso la guerra contro l’esercito di liberazione curdo, realizzando un’intervista in esclusiva. “La sua non è una scelta isolata, come lei, migliaia di donne sono partite dall’occidente per abbracciare lo Stato Islamico in Siria. E ora vogliono tornare a casa”, dice.

Sono immagini terribili quelle dell’arrivo nel villaggio di Baghouz dove queste persone e i loro figli sono state trovate dai curdi siriani che guidando una coalizione internazionale, sono riusciti a fermare Daesh. Ma ancora oggi ci sono cellule dormienti, irriducibili e ideologia. E proprio sulla ‘cultura jihadista’ arrivano le sorprese di questo film coraggioso e pericoloso. Circa 12mila donne e bambini di diversi paesi sono state catturate e mandate sostanzialmente in due campi di detenzione. I campi sono quelli di Al Hol e Ain Issa, perché l’Occidente si è rifiutato di rimpatriarle. Non è stato istituito neppure un tribunale internazionale nella Siria del Nord.

“Tooba Gondal mi ha colpito per il ruolo predominante nel reclutamento, una persona complessa, che ha fatto scelte estreme”

“Nessuno sa cosa farne, sono in un limbo, sperando di scappare“, dice Argentieri che è riuscita ad ottenere il permesso per girare in uno di questi campi, con una troupe leggerissima e grandi rischi. “Ne ho conosciute tante, ma Tooba Gondal mi ha colpito per il ruolo predominante nel reclutamento dell’ISIS, una persona complessa, che ha fatto scelte estreme“. Così prosegue la regista che ha tentato di contattare a Londra la sua famiglia che invece non vuole saperne dei media.