Le vendite di token non fungibili (più noti come NFT) sono diminuite del 60% nel terzo trimestre
Così è scoppiata la bolla degli NFT, passando dagli 8,4 miliardi di dollari del trimestre precedente a 3,4 miliardi (il primo trimestre dell’anno aveva segnato 12,5 miliardi di dollari di vendite).
Questo è l’esito dei dati di DappRadar, piattaforma di analisi e monitoraggio delle applicazioni decentralizzate (DApp) e dei token non fungibili. Quest’ultimi, i cosiddetti NFT, sono dei “certificati digitali” basati sulla tecnologia blockchain. Questi certificati sono volti a identificare in modo univoco, insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale.
I numeri trovano anche conferme nell’analisi delle vendite effettuate su OpenSea: sul più grande mercato NFT le vendite sono diminuite a settembre per il quinto mese consecutivo. Secondo i numeri della piattaforma NonFungible.com, il numero di acquirenti NFT settimanali si è più che dimezzato rispetto al picco di fine gennaio.
I dati di Art Market Research sul mercato dell’arte hanno inoltre rilevato che le vendite NFT combinate di Christie’s, Sotheby’s, Phillips e Bonhams, da inizio anno, sono ferme a quota a 9,41 milioni di dollari. Lo scorso anno nello stesso periodo eravamo a 144 milioni.
Crisi di vendita
La crisi di vendita degli NFT è da ricondurre alla crisi delle criptovalute, del cui mercato i token non fungibili fanno parte. “Inverno delle criptovalute” è come viene definita questa crisi, perifrasi che rappresenta un periodo prolungato (quindi oltre la normale fluttuazione delle principali monete digitali: Bitcoin, Ethereum in testa) di flessione del valore delle criptovalute.
Secondo gli analisti, si tratta di una fase in cui siamo entrati a inizio 2022 (primo “inverno” 2013/2014, secondo inverno 2018) e che durerà a lungo. Nel 2021 il nascente mercato degli NFT aveva beneficiato dell’aumento dei prezzi delle criptovalute e anche dell’elevata propensione al rischio da parte degli investitori. Ma questi aspetti hanno visto un cambiamento nel 2022: l’aumento dei tassi delle banche centrali ha spinto gli investitori ad abbandonare gli asset rischiosi. Il 4 ottobre 2021 un bitcoin veniva scambiato a 41.535,25 euro, oggi a 20.213,26.
Informazioni tratte da: https://www.agi.it/innovazione/news/2022-10-04/scoppiata-bolla-nft-18319404/#:~:text=AGI%20%2D%20Le%20vendite%20di%20token,miliardi%20di%20dollari%20di%20vendite).