3a8ac25f c873 45e5 b350 1009b789c7e1

Guasila, ritorna il festival dell’Altrove

Ritorna il festival dell’Altrove. L’evento si terrà il 7-8-9 ottobre e successivamente in data 29-30 ottobre si concluderà con le premiazioni.

Guasila, 5 ottobre 2022 – “La lotta tra il bene e il male”. Questo il tema scelto per la presentazione degli elaborati della sesta edizione del concorso letterario Festival dell’Altrove, dedicato all’antropologo e scrittore Giulio Angioni. A Guasila è tutto pronto per dare inizio alla manifestazione, che – dopo le serate di anteprima del Festival nei fine settimana di settembre con A Su scurigadroxiu in Bixinau – entrerà nel vivo venerdì 7 ottobre, per proseguire sabato 8 e domenica 9. Mentre le giornate del 29 e 30 ottobre saranno dedicate alla premiazione dei vincitori del concorso letterario.

Il concorso Letterario è stato voluto, anche per questa edizione 2022, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Guasila, in collaborazione con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Il tema scelto ha lasciato grande spazio alla fantasia dei partecipanti che nei loro elaborati hanno potuto descrivere la vita, nel suo senso più ampio, e nella sua continua antitesi tra ciò che ogni individuo definisce come bene e male.

Paola Casula, sindaca di Guasila. “Siamo felici di essere arrivati alla sesta edizione del Festival. Per noi la manifestazione ha -e conserva da sempre- la duplice funzione di promozione della lettura e della scrittura. Riprendiamo anche per questo in questa edizione 2022 il format iniziale con le tre giornate culturali, con la presentazione di diversi libri, convegni e cinema, per concludere con l’ultimo fine settimana del mese dedicato alla premiazione dei partecipanti al concorso letterario.

Anche per la sesta edizione ci fregiamo di avere diversi ospiti di alto profilo, sia regionale che nazionale, e l’importante collaborazione con le produzioni cinematografiche, che quest’anno vede il suo apice con il film Bentu: grande veicolo di promozione turistica per il territorio. Sempre in questa direzione, abbiamo previsto di concludere tutte le serate del Festival con la degustazione dei vini delle cantine locali, che hanno gentilmente collaborato con noi”.

Programma della manifestazione

Le giornate del Festival, 7-8-9 ottobre. Il programma della manifestazione quest’anno abbraccia una larga fetta del ventaglio culturale delle arti: musica, cinema, libri, laboratori.
Il 7 ottobre alle ore 18.30, nei locali del Montegranatico, presentazione del libro, con la giornalista Virginia Saba, “Traditore – Piccolo abecedario di parole essenziali” di Maria Tiziana Putzolu (Aipsa), che dialogherà con Lucia Sanna dell’Associazione Progresso Donna.

Maria Tiziana Putzolu è Consigliera regionale di parità presso la Regione Sardegna. Il suo libro parla di un sogno ricorrente, sullo sfondo Parigi e Torino. Un uomo solo che ricostruisce la sua vita con le lettere dell’alfabeto. Una storia, un romanzo, una favola, un quaderno di appunti, un sogno infinito conduce il lettore in una riflessione sul senso della vita.

A seguire, alle 19.15 “Il battito dei ricordi” di Vanessa Roggeri (Rizzoli) dialoga con Michele Pipia. L’autrice è nata e cresciuta a Cagliari, dove si è laureata in Relazioni Internazionali. La sua passione per la scrittura sboccia nell’infanzia, quando la nonna le raccontava favole e leggende sarde intrecciate alle proprie memorie d’infanzia. Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa l’hanno segnata profondamente facendole nascere il gusto per la narrazione e il desiderio di mantenere vivo il sottile filo che ci collega a un passato ormai perduto.

Il suo libro parla di Isabel e Javier, due persone che hanno una vita perfetta: sono giovani, ricchi e innamorati. Lui è un industriale del vino dell’Andalusia, brillante e di successo, padre affettuoso di Luz, mentre lei è una moglie e una madre innamorata della sua famiglia. Tutto finisce all’improvviso quando Javier, dopo un incidente d’auto, si risveglia dal coma: racconta dettagli di un’altra vita, cerca una donna che non è sua moglie. Neanche l’amore e le cure mediche riescono a riportarlo indietro dal nascondiglio buio e tetro in cui si è rifugiato.

Vanessa Roggeri ci regala una storia che sfida il tempo e le convenzioni: l’incontro tra due anime che non possono fare a meno di stare insieme, oltre ogni ragione.

Conclusioni della prima serata

Inoltre, per concludere la prima serata della manifestazione alle ore 20 “Ninna nanna delle mosche” reading musicale di e con Alessio Arena (Fandango) e la degustazione enogastronomica. Alessio Arena è scrittore, cantautore e traduttore. Studioso appassionato di letterature in lingua spagnola e docente, vive tra l’Italia e la Spagna conciliando progetti letterari, musicali ed educativi che cercano di relativizzare le frontiere tra queste tre aree.

Vincitore della XXIV edizione di Musicultura e di diversi riconoscimenti al Premio Andrea Parodi dedicato alla World Music (tra cui il Premio della critica), è autore e interprete di quattro album plurilingue, e di testi e musiche per il teatro e per altri interpreti. I suoi romanzi sono: “L’infanzia delle cose” (Premio Giuseppe Giusti Opera Prima) “Il mio cuore è un mandarino acerbo”, “La letteratura tamil a Napoli” (finalista al Premio Minerva, secondo classificato al Premio Neri Pozza) e “La notte non vuole venire” (Fandango Libri) ispirato alla vita della cantante napoletana emigrata in America Gilda Mignonette.

Ninna nanna delle mosche. Negli anni venti del Novecento, il nord del Cile è la terra promessa per una comunità di emigranti italiani. Sono minatori che hanno colonizzato i villaggi di quella sterminata pampa, impiegati intorno alle raffinerie per l’estrazione del salnitro. Il loro è un lavoro che li chiude sottoterra e spesso li uccide, di svaghi ne hanno pochi, un po’ di alcol, molta nostalgia. Gregorio Zafarone è l’operaio che all’officina Porvenir scrive per i suoi compagni analfabeti le lettere da mandare alle famiglie in Italia.

Ma le sue, di lettere, quelle indirizzate a Berto Macaluso, giovane fornaio di Palmira, il paese nell’entroterra lucano di cui sono entrambi originari, non hanno mai ricevuto risposta. Gregorio, bruciato dal sole e dalla mancanza, non smette di chiedersi cosa possa essergli successo. Fino al giorno in cui tutto cambia. Le parole per il suo amore proibito raggiungono Berto, chiuse in una busta in cui è intrappolata una mosca, e lo spingono a partire per il Cile e a lasciarsi alle spalle tutto quello che conosce.

A seguire le tracce del fornaio ci sarà la moglie, Serafina Canaria, ninnanannara la cui voce concilia il sonno e l’amore. Ninna nanna delle mosche è una storia appassionante, affidata a personaggi in transito tra mondi lontani: donne che attraversano le Ande in groppa a una mula, pellegrini danzanti del deserto dell’Atacama e un circo di diseredati si uniranno in un viaggio che sembra non avere mai fine, in un’avventura di desideri inconfessabili. Un romanzo di amore e di rivoluzione che porterà i lettori ai confini del mondo, nel fuoco vivo delle passioni. Alle ore 21.30, in Auditorium, Spettacolo Musicale con Sergio Piras e “Rox”.

Sabato 8 ottobre: Pasolini, poesia, musica pittura.

E Il film Bentu. Sabato sarà una intensa giornata a Guasila per gli affezionati del Festival. Si inizia alle ore 11 in Auditorium con il Convegno su Pier Paolo Pasolini. Partecipano Bruno Venturi e Alessandro Cadoni modera Elena Pau. L’intermezzo reading/spettacolo è a cura della Fabbrica Illuminata di e con Elena Pau. L’evento è aperto al pubblico e prevede il coinvolgimento delle scuole. Interventi: Bruno Venturi: “Pier Paolo Pasolini: dalle Poesie a Casarsa a La meglio gioventù, a la nuova gioventù”.

Alessandro Cadoni: “Nel segno della contaminazione. Il cinema di Pasolini tra musica e pittura”
Sempre in Auditorium, alle ore 17, Proiezione di “Bentu” di e con la presenza di Salvatore Mereu. La proiezione sarà ripetuta alle ore 21,30.

Presentazione libri al Montegranatico, con Alessandra Mulliri. Ore 18.30 “L’età delle madri” di Vittorio Punzo (Alter Ego edizioni) dialoga con Maria Rosaria Pili dell’Associazione Progresso Donna.

Domenico ha sedici anni ma vuole dimostrare al mondo di non essere più un ragazzino. È molto innamorato della sua fidanzata Maria Vittoria, di cinque anni più grande di lui, ma è quando si mette in testa di conoscere Anna – la madre della ragazza – che iniziano i guai.

La donna lo accoglie infatti in modo insolito e lo trascina in un quotidiano di perenni bevute, litigi assurdi e robot puliscipavimenti. Man mano che la loro conoscenza si approfondisce e si complica, un passato di traumi irrisolti viene a galla e si ripercuote nell’enigmatico presente della madre e della figlia. Divenuto epicentro di un triangolo ricco di tensione, Domenico conta i giorni che passano tra l’interno e l’esterno della casa di Maria Vittoria e Anna, un luogo che sembra prenderli in ostaggio e separarli dal resto del mondo.

Ore 19.15. “Laura Antonelli – l’amore, l’incanto, l’oblio” di Sara Gazzini (Morellini) dialoga con Francesca Spanu. Siamo a Ladispoli, è il febbraio 2013. Un televisore acceso sul Festival di Sanremo. Sul palco, Simone Cristicchi. Il suo pezzo, “La prima volta (che sono morto)”, non è quello che aveva scelto per concorrere. Avrebbe voluto fosse “Laura”, la canzone composta in onore di Laura Antonelli e della sua bellezza fragile e immortale. Ma Laura gli ha vietato di cantarla, e ora è davanti a quel televisore.

I versi di Cristicchi inaugurano una lunga notte, nella quale ripercorrerà tutta la sua vita: dal successo clamoroso di Malizia, che ne ha fatto il sex-symbol indiscusso degli anni Settanta, ai film d’autore girati con Visconti e Bolognini; dall’amore intenso e contrastato con Jean-Paul Belmondo, alla dipendenza da alcol e cocaina, alla miseria.
Ore 20 “Stirpe e vergogna” di Michela Marzano (ed. Rizzoli) dialoga con Sonia Borsato. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Ore 20.45 Degustazione vini e cibi della tradizione.

Domenica 9 ottobre

Il 9 ottobre: Presentazione libri al Montegranatico, con Alessia Simoncelli.
Ore 17.30 “Le mani dello spirito” di Ignazio Marras, che dialoga con Salvatore Atzori. Il vecchio e scorbutico sacerdote è stato trovato morto nel suo studio, in canonica, strozzato. La stanza era chiusa dall’interno. L’esile, rinsecchito collo del prete, è stato stretto, forse con una fune, ma l’assassino si è dileguato non lasciando alcuna traccia. In paese arriva uno strano prete investigatore, incaricato dal vescovo di far luce sull’assassinio, ma anche lui ha i suoi segreti nascosti. Risolverà, forse, l’enigma della stanza chiusa, ma non potrà evitare di sconvolgere la sua stessa vita.

Ore 18.15 “Domani interrogo” di Gaja Cenciarelli (Marsilio edizioni), che dialoga con Gianni Usai. La periferia romana dove sorge la scuola che è al centro di questo romanzo è la Rebibbia raccontata da Zerocalcare. Nel liceo si parla romano, e le aule sono abitate da strani esseri viventi: alcuni disegnati sui muri, alcuni umani ma dalle cui bocche escono suoni incomprensibili alla professoressa, che non ha mai pensato di avere la vocazione all’insegnamento e invece ce l’ha, solo che non è una vocazione, è un mestiere.

La professoressa, infatti, non ama la vocazione, ama l’inglese. È un’intellettuale e ha studiato in Italia e all’estero. La professoressa cammina, cammina, cammina perché Roma è grande e perché camminando pensa. Gli studenti e le studentesse, invece, non camminano, vanno in motorino o in macchina, e non studiano. Un libro da leggere tutto d’un fiato.

Ore 19.00 “Non muoiono mai” di Francesco Spiedo (Fandango edizioni), che dialoga con Giorgio Pia. Tre cugini che negli anni si sono visti poco e niente si ritrovano a passare un’estate nella casa della nonna, una vecchia villa di campagna a Palma Campania. Ognuno di loro cela un segreto per la propria permanenza nella vecchia villa, così come la nonna, 90 anni da poco compiuti, non solo non è fuori di testa come lascia credere, ma ha tenuto nascosta per tutta la vita una storia d’amore vissuta a cavallo della Seconda guerra mondiale, e che ora la ossessiona.

Una commedia ironica e struggente, due generazioni in apparenza lontanissime a confronto su un tema che riguarda tutti noi: quanto bene e quanto a lungo sappiamo mantenere un segreto, e qual è il prezzo che siamo disposti a pagare per difenderlo? Non si sfugge al passato perché il passato non muore mai. Ore 20.00 Degustazione vini ed enogastronomica, alle ore 21 Auditorium Spettacolo musicale “I begli elementi”.

29-30 ottobre

29 -30 ottobre, giornate di Premiazione. L’ultimo fine settimana del mese è dedicato alla premiazione dei vincitori del concorso letterario del Festival dell’Altrove. Il 29 ottobre, Auditorium presenta Matteo Porru, alle ore 19.30: Premiazione vincitori bando letterario sezione Giovani e Tesi di Laurea.

Giuria: Rossana Copez – Francesca Mulas Fiori – Alessandra Ghiani. Presidenza di Giuria: Piergiorgio Pulixi. A seguire degustazione enogastronomica e rappresentazione teatrale a cura dell’Associazione Due O.

La domenica 30 ottobre, alle ore 19.30, presenta Alessia Simoncelli: Premiazione vincitori bando letterario sezione Adulti, con il contributo dell’Associazione Due O (Reading testi con accompagnamento musicale a cura di e con Antonella Puddu e Riccardo Pittau). Giuria: Francesca Spanu – Emanuele Cioglia – Fabio Marcello. Presidenza di Giuria: Piergiorgio Pulixi. A seguire degustazione enogastronomica, e spettacolo musicale Laungedelica in concerto.

Eventi collaterali del Festival. Laboratori con la scuola di Baskerville e Realizzazione scultura di Cherubino Mungianu. 23|10, Corsa campestre Marafraus, 21|11 Giornata dell’Albero + Mostra Flora e Fauna | Collaborazione con Forestas.

About Veronica Stefanopoli

Mi chiamo Veronica Stefanopoli, sono una studentessa del corso di Scienze politiche nell' Università degli Studi di Cagliari. Sono una ragazza intraprendente, solare e determinata. Sono molto ambiziosa ed entusiasta di crescere e di sviluppare nuove competenze e abilità.

Controlla anche

Festival Internazionale Musica da Camera: 2 mesi ricchi di eventi

Il festival internazionale di musica da camera a Iglesias: concerti, cultura e nuove generazioni Dal …