“Le armi nucleari sono le più distruttive mai create per l’entità della devastazione che causano e le persistenti conseguenze che determinano”
Le cronache più attuali del conflitto tra Russia e Ucraina riportano la possibilità di un’escalation militare di tipo nucleare, in particolare si ipotizza l’utilizzo delle cosiddette low yield nuclear weapons, ovvero armi tattiche a basso rendimento (stimato al 43% rispetto la bomba che ha raso al suolo Hiroshima nel 1945).
“È interessante notare che queste testate nucleari non violerebbero il trattato firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), perché installate su navi e sottomarini” – spiega la dr.ssa Silvia Ussai, medico farmacologo e tossicologo, specializzata in International Healthcare Management alla SDA Bocconi.
Gli effetti sulla salute delle armi nucleari possono essere classificati in immediati o tardivi. Nel fronte d’urto nucleare, infatti, si verificano contemporaneamente due tipi di forze d’urto. Si possono dividere in effetti statici di sovrapressione (rispetto alla pressione ambiente) e in effetti dinamici di pressione (venti).
Cosa succederebbe nel caso di un esplosione di una bomba nucleare
Un’esplosione nucleare, prodotta ad esempio da una bomba nucleare, consiste sostanzialmente nella liberazione di un’enorme quantità di energia. Ciò avviene in seguito ad una reazione a catena che coinvolge scissione ed unione di atomi. Il risultato consiste in una drammatica ondata di calore, di luce, di pressione dell’aria e di radiazioni. Le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, alla fine della seconda guerra mondiale hanno prodotto esplosioni nucleari.
Quando un ordigno nucleare viene fatto esplodere, e abbiamo tutti negli occhi le terribili ricostruzioni cinematografiche di questo tipo di attacco, quello che si crea è una grande palla di fuoco. Tutto ciò che si trova all’interno di questa immensa palla di fuoco vaporizza. Essa si trasforma istantaneamente in vapore e viene trasportato verso l’alto, compreso suolo ed ovviamente l’acqua. Questo movimento crea il cosiddetto fungo atomico che associamo a un’esplosione nucleare.