Francesco Benozzo conclude il cartellone di “Plays” l’8 ottobre organizzata dalla compagnia La botte e il Cilindro al teatro Astra di Sassari
Si conclude, all’insegna della musica e della poesia sabato 8 ottobre alle 18,30 il cartellone di “Plays” la rassegna organizzata dalla compagnia La botte e il Cilindro al teatro Astra di Sassari. Sul palco Francesco Benozzo: poeta, musicista, filologo-linguista e professore universitario presenterà una delle sue lezioni – concerto più apprezzate “Al seguito della Dea”. L’evento presentato in collaborazione con il “Dumas” dell’Università di Sassari sarà dedicato agli archetipi del femminile nel canto tradizionale. Seguendo le attestazioni rappresentate da un significativo campione di canti tradizionali dell’area europea Benozzo (canto, arpa celtica, arpa bardica) esplora la percezione della figura femminile nella cultura europea, provando a individuare una fenomenologia dei diversi archetipi che si delinea come un paesaggio culturale complesso, al quale anche autori come Shakespeare hanno potuto attingere. “Nella dimensione etnofilologica – dice Benozzo- gli etnotesti (canti, leggende, fiabe, filastrocche, etc.) sono depositari di una visione del mondo in costante movimento ma sostanzialmente stabile, che reca traccia di concezioni millenarie e ancora produttive sul piano cognitivo”. In una continuità che parte dalla Dea preistorica, è allora possibile dipanare una molteplicità di metamorfosi del femminile di cui spesso i poeti e gli autori letterari sono stati storicamente crocevia e portavoce, dotando di un lessico e di una sintassi immaginativa le nostre visioni e le nostre percezioni. Francesco Benozzo Ha all’attivo quattordici album e oltre 800 pubblicazioni. Ha suonato in alcuni dei più importanti teatri italiani ed europei e nei maggiori festival internazionali di musica etnica e world. Tra i riconoscimenti: una menzione speciale della critica ai Folk Awards di Edimburgo (2003). Come filologo-linguista, è il creatore dell’etnofilologia, ed è noto per avere formulato la rivoluzionaria teoria che il linguaggio umano è nato già 3 milioni di anni fa, con gli australopitechi.