Venerdì 7 ottobre torna il World College Radio Day – ovvero la giornata mondiale delle radio universitarie – giunto oramai alla dodicesima edizione. Oltre 500 radio universitarie di tutto il mondo insieme nella Maratona Globale di 24 ore.
Il primo College Radio Day si è svolto negli Stati Uniti, in Canada e in Giamaica nell’ottobre 2011 dove 365 radio universitarie si sono riunite per la prima volta. Nel marzo 2012, Rob Quicke ha ricevuto due e-mail: una da Tiziana Cavallo (Italia) e una da Guillermo Gaviria (Colombia-LatinoAmerica) che chiedevano di formare una coalizione internazionale per il College Radio Day 2012. Nasce così il World College Radio Day, dalla congiunzione di più emittenti internazionali desiderose di mettersi in rete e far conoscere le proprie realtà.
Il bello delle radio universitarie nel mondo è che parlano lo stesso linguaggio che è quello delle nuove generazioni che viaggia sull’online
Tiziana Cavallo
Grazie al digitale, poi, le distanze sono completamente abbattute e tutte le comunità studentesche radiofoniche potranno per almeno un giorno sentirsi protagoniste di un mondo in cui, appunto, c’è sintonia di parola…e musica. Fan torna, quest’anno, infine, a dare il suo contributo e segna il ritorno della comunità radiofonica universitaria veronese nel flusso dopo qualche anno di stop”.
Il tema della pace
La nuova edizione della Giornata Mondiale della Radio Universitaria avrà come ambasciatore Julian Lennon, celebre cantautore inglese, conosciuto anche per essere il figlio di John Lennon e Cynthia Powell. Sarà trasmessa una intervista esclusiva realizzata Crd Usa facendo emergere l’importanza della pace e i mezzi possibili per tutelarla. Durante la giornata viene proposta all’ascoltatore la versione della canzone del padre, Imagine, registrata nuovamente proprio per questa occasione.
Il tema di quest’anno è, infatti, Voci per la pace argomento fortemente sentito da tutte le radio universitarie, il manifesto del Wcrd di quest’anno infatti recita: «in un momento di conflitto globale, vogliamo inviare il messaggio forte e chiaro che la radio studentesca è vicina a tutti coloro che sono oppressi o subiscono violenze e cerca di difendere la giustizia e sostenere una pace sostenibile per tutti».
I contributi sono trasmessi insieme agli altri interventi delle radio universitarie italiane coordinate da RadUni, associazione che riunisce le radio universitarie e gli operatori radiofonici universitari in Italia.