L’insufficienza venosa può essere causata sia dallo stare troppo in piedi che dallo stare troppo seduti, soprattutto se con le gambe accavallate
L’insufficienza venosa è una condizione patologica caratterizzata da un ritorno difficoltoso del sangue verso il cuore. Interessa in particolar modo le vene delle gambe, che riportano il sangue che ha ossigenato i tessuti degli arti inferiori e, se non prevenuta, diagnosticata e trattata correttamente, può condurre anche alla formazione di ulcerazioni o trombi.
La problematica dell’insufficienza venosa insorge nel momento in cui le valvole delle vene, che consentono al sangue di scorrere e fluire dal sistema periferico delle gambe verso il cuore e di non tornare indietro, nonostante la forza di gravità, perdono la loro tenuta. In questo caso, infatti, il sangue non riesce a tornare verso il cuore e finisce per ristagnare nelle vene. Le donne sono più colpite e sembra che una certa ereditarietà possa concorrere allo sviluppo della problematica. L’insufficienza venosa può essere causata sia dallo stare troppo in piedi che dallo stare troppo seduti, soprattutto se con le gambe accavallate.
Sintomi, diagnosi e trattamento
I segnali più comuni sono: senso di pesantezza nelle gambe (specialmente la sera); prurito agli arti inferiori (che si manifesta inizialmente di notte, per poi estendersi a tutta la giornata); eczema; pelle secca o che trasuda; tratti varicosi doloranti, arrossati e caldi (sintomo della presenza di trombosi).
La diagnosi di insufficienza venosa è effettuata dallo specialista angiologo. Durante la visita, il medico procede con l’anamnesi del paziente, un esame obiettivo, e generalmente con l’esecuzione di ecocolordoppler venoso agli arti inferiori. Si tratta di un’indagine diagnostica per immagini non dolorosa, non invasiva e ripetibile, in grado grazie agli ultrasuoni di individuare eventuali alterazioni delle vene e studiare il flusso del sangue. Una volta diagnosticata, l’insufficienza venosa viene trattata per il miglioramento dei sintomi e per prevenire ulteriori danni ad altre vene.