Cancro al polmone: prima causa di morte per neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne
Negli Usa lo screening per il tumore al polmone è una consuetudine: una volta l’anno si invitano a sottoporsi a Tac a basso dosaggio di radiazioni tutte le persone tra i 50 e gli 80 anni fumatori (o ex fumatori, che hanno smesso da meno di 15 anni). Secondo gli scienziati di Houston, è però possibile migliorare questo criterio di selezione.
“Sappiamo che una piccola percentuale di persone effettua già lo screening, ma questo non è facilmente disponibile nella maggior parte dei paesi”. Ha commentato Sam Hanash, autore dello studio, alla guida del McCombs Institute for the Early Detection and Treatment of Cancer. “Da qui l’obiettivo di sviluppare un esame del sangue che può essere utilizzato prima per determinare la necessità di screening e rendere lo screening per il cancro ai polmoni molto più efficace. Il nostro studio mostra per la prima volta che un esame del sangue potrebbe essere utile per determinare chi può beneficiare dello screening del cancro ai polmoni”.
Lo studio
Tra gli elementi presi in considerazione nella storia personale delle persone età ed esposizione al fumo che resta il fattore di rischio più importante. Esiste infatti un chiaro rapporto tra questa abitudine e la malattia, e ciò vale anche per l’esposizione al fumo passivo. Più si è fumato, o più fumo si è respirato nella vita, maggiore è la probabilità di ammalarsi.
Nel loro studio, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, hanno sviluppato un test di valutazione personalizzata del rischio di tumore ai polmoni che analizza quattro marcatori presenti nel sangue e un altro modello di rischio che tiene conto dell’età e degli anni di dipendenza dal fumo di sigaretta (chiamato PLCOm2012). Il nuovo sistema (prelievo e modello PLCOm2012) è stato testato in 1.299 campioni di sangue raccolti prima della diagnosi di cancro e in 8.709 campioni di persone che non hanno sviluppato il tumore. In questo modo, i ricercatori hanno identificato con lo screening annuale (tra le persone che fumavano 10 o più pacchetti di sigarette/anno) il 9,2% in più di casi di tumore del polmone e ridotto del 13,7% il rinvio a ulteriori esami per falsi positivi.