La dichiarazione:
Con riferimento alla manifestazione di ieri, promossa, dal movimento dei pastori meglio conosciuti come “ Pastori senza bandiere “, il neo presidente regionale di Copagri, Giuseppe Patteri, allevatore, unitamente al direttore regionale e responsabile nazionale per il comparto Pietro Tandeddu, hanno dichiarato:
I pastori
“ Copagri Sardegna comprende pienamente le ragioni e motivazioni della protesta ed esprime piena solidarietà ai pastori perché, per prima, ha sollevato le criticità, ieri espresse dal movimento, sulla stampa e presso le istituzioni.
Copagri ha da tempo lamentato la riduzione delle risorse destinate alla Sardegna all’interno del Piano Strategico Nazionale, risorse che, pur tenendo conto di minori attribuzioni europee.
Patuanelli
Potevano essere compensate facendo valere il principio di insularità, non invocato dalla Giunta regionale; altrettanto dicasi per l’esclusione del comparto ovicaprino dall’ecoschema 1, livello 2 e lo slittamento ulteriore della necessaria azione di riequilibrio del valore dei titoli nella convergenza interna sulla quale la stessa Commissione UE ha avanzato osservazioni critiche alla proposta del ministro Patuanelli.
Copagri
In virtù di questo Copagri ha sollecitato, nell’ambito della discussione sulla nuova PAC, la Regione Sardegna ad attivare l’intervento previsto nel PSN sulla gestione dei prati e pascoli permanenti.
Riconoscimento
Attraverso un riconoscimento per ettaro che vada a premiare quelle aziende che finora hanno esercitato l’attività agricola nel pieno rispetto dei parametri green e di sostenibilità economica e ambientale, che la UE sostiene, al fine di ridurre il gap economico che gli allevamenti zootecnici subirebbero con l’applicazione della convergenza sui titoli che è stata proposta e a seguito del mancato inserimento del comparto ovicaprino all’interno del già citato ecoschema..
Tavolo di Filiera
Ma va ricordato anche che Copagri , ormai da anni, ha chiesto inutilmente al ministero la ricostituzione del Tavolo di Filiera sull’ovicaprino; che rivendica, da troppo tempo ormai, la riapertura del Tavolo regionale.
Per l’individuazione di una chiara strategia per lo sviluppo del comparto, avanzando precise e note proposte e, non ultimo , l’attuazione delle norme sull’obbligo, da parte dei primi acquirenti, di comunicazione dei quantitativi di latte conferito , prodotti lavorati e giacenze, in questi giorni prorogato dal ministero con nostro non celato disappunto.
Così come all’assessorato, e nazionalmente al governo, è posta l’esigenza di far fronte all’aumento straordinario dei costi di produzione.
Riferendoci poi all’ingiustificabile scarto registrato negli ultimi anni tra il prezzo del latte pagato dalla cooperazione e quello pagato dall’industria privata, abbiamo suggerito una seria riflessione.
Copagri rimane disponibile
Copagri rimane disponibile per qualsiasi confronto con il movimento al fine di calibrare meglio la propria azione a difesa di uno dei più importanti comparti dell’agricoltura sarda. “.
Piuttosto, preoccupa l’atteggiamento delle istituzioni che proseguono, in maniera sottile, forse inconsapevolmente, nell’azione di delegittimazione delle organizzazioni sindacali agricole.
Maggiormente rappresentative e riconosciute disconoscendone il ruolo di rappresentanza e tutela dell’intero mondo agricolo, di mediazione degli interessi dei numerosi comparti all’interno della salvaguardia dell’interesse generale dell’agricoltura e della società sarda.”
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