A Cagliari parte la quinta edizione di Anima If, il festival internazionale del teatro di figura a Sa Manifattura.
Tutto pronto a Sa Manifattura di Cagliari per la quinta edizione di Anima If – festival internazionale del teatro di figura. La rassegna organizzata da Is Mascareddas che apre il sipario domani, martedì 25 ottobre. Per una intensa settimana di spettacoli, workshop, musica, incontri proiezioni e dibattiti.
Danza, corpo e movimento sono i tre elementi al centro dell’indagine di questa quinta edizione. Da questa prospettiva è nata una fitta programmazione che dalla tradizione del teatro di figura si muove verso la sperimentazione di nuovi linguaggi di animazione, più ibridi e inaspettati. Una proposta eterogenea interamente rivolta a un pubblico adulto (a partire dai 14 anni), con artisti dalla Sardegna, dal Piemonte, dalla Slovenia, dalla Spagna, dalla Francia, dal Giappone.
Domani, martedì 25 ottobre, a Sa Manifattura di Cagliari si comincia alle 19,00 con Esercizio d’archivio. Un corto d’autore di e con Ornella d’Agostino, in cui il corpo è un archivio in movimento, la danza un esercizio di scavo nella contemporaneità. Si prosegue poi alle 20,00 con Esercizi per scomparire, di e con Amalia Franco e prodotto da La Terra Galleggiante (Torino). Una riflessione sulla nostra frammentarietà espressa nella tensione tra corpo danzante e corpo del fantoccio, corpo dell’attore e corpo del manipolatore.
«Gli ‘Esercizi per scomparire’ – spiega Amalia Franco – sono l’atto estremo della resistenza più tenera. Più che di una scrittura drammaturgica, si tratta di un dispositivo, che dà all’opera la forma di uno zibaldone dei pensieri, o dei pensierini bambini. La figura, il corpo danzante e la parola sono gli elementi atti alla costruzione di molecole specializzate, i singoli esercizi. In cui è attiva la tecnologia del corpo, che disgrega, lega, moltiplica le cellule».
A chiudere la prima giornata del festival sarà alle 20,30 Preludes, della compagnia Teatro del Lavoro (Piemonte). Con Laura Bartolomei e scritto insieme a Damiano Previteri. Ispirato al libro illustrato “Anatra, Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch. Lo spettacolo è il racconto di una favola surreale capace di parlare dell’innocenza e delle paure nella fine della vita. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore.
«La marionetta, che ci rappresenta nello spirito, – dice Laura Bartolomei – ci racconta di un dialogo dentro noi stessi. Ce ne svela i dubbi e infine l’accettazione. La danza non nasconde la sofferenza del corpo ma la rincuora e le proiezioni luminescenti ne scoprono la parte interiore, i suoi pensieri invisibili e arcaicamente inesprimibili con parole».
Anima If prosegue sino a domenica 30 ottobre con 15 appuntamenti in cartellone divisi su 2 palchi, con 11 titoli per 13 spettacoli e 2 workshop, in 6 giorni di festival. Non solo performance ma anche incontri, proiezioni, dibattiti, laboratori e momenti di creazione partecipativa. E ogni giorno un aperitivo a cura di Stazione di Transito, un momento conviviale attorno cui raccogliere la comunità del festival, il pubblico e gli artisti.