CeDAC via alla Grande Prosa, omaggio a Dino Buzzati tra testi emblematici del Novecento e pièces originali accanto a visionarie coreografie con la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa e Danza.
Organizzata dal CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Lanusei, dell’Unione Comuni d’Ogliastra, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Otto titoli in cartellone tra novembre e aprile con i grandi protagonisti della scena, da Marisa Laurito a Francesca Reggiani, a Gioele Dix con Valentina Cardinali, accanto a Marta Proietti Orzella e Elisa Pistis (Anfiteatro Sud) e Silvia Cattoi e Juri Piroddi con Cinzia Piras e Antonio Sida (Rossolevante Teatro).
“Tango Fuego”
Un duplice appuntamento con la danza contemporanea tra “Tango Fuego” di Luciano Padovani per Naturalis Labor e “Ballade” di MM Contemporary Dance Company con coreografie di Mauro Bigonzetti e Enrico Morelli, mentre Valentina Esposito firma testo e regia dell’avvincente “Destinazione Non Umana”.
“La corsa dietro il vento / Dino Buzzati o l’incanto del mondo”
S’intitola “La corsa dietro il vento / Dino Buzzati o l’incanto del mondo” lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Gioele Dix, che divide il palco con Valentina Cardinali, per un viaggio nell’immaginifico mondo del grande scrittore, giornalista e pittore.
“S’Accabadora”
Susanna Mameli (venerdì 16 dicembre alle 21) con Marta Proietti Orzella e Elisa Pistis (spettacolo vincitore del Premio per la Drammaturgia al Roma Fringe Festival 2020) intreccia miti e leggende dell’Isola alla “crudeltà” de “Le Serve” di Jean Genet –, per una riflessione sulla condizione delle donne nella civiltà patriarcale e il gioco di specchi tra realtà e finzione.
Ancora, una commedia “nera” di Giuseppe Patroni Griffi per un’interprete brillante e versatile come Marisa Laurito, protagonista accanto a Giancarlo Nicoletti, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir di “Persone Naturali e Strafottenti” (domenica 22 gennaio alle 21), testo “cult”.
Racconta una Napoli lontana dagli stereotipi, tra vite ai margini e storie “estreme”, mentre un’irresistibile Francesca Reggiani, in scena con Linda Brunetta in “Gatta Morta”.
Trae spunto dalle pericolose seduttrici, solo apparentemente timide e remissive, per raccontare i paradossi e le contraddizioni del Belpaese tra folgoranti monologhi su amore e pandemia, in «un diario di quotidiane follie» dove mette in scena il circo mediatico e le stars dello showbiz.
Una riflessione su temi come il destino
Le scelte (im)possibili e la precarietà dell’esistenza, in “Destinazione Non Umana” di Valentina Esposito (venerdì 17 marzo alle 21), con un numeroso e affiatato cast.
«è una favola senza morale… sulle solitudini alle quali ci costringe il tempo che viviamo e sul dolore, la rabbia, la paura… Sullo sforzo bestiale di vivere contro e nonostante la certezza della morte»;
“A chi esita”
mentre affronta in chiave poetica, tra teatro civile e versi di Bertolt Brecht, la questione scottante della sicurezza sul lavoro “A chi esita” di Rossolevante (domenica 2 aprile alle 21), con testo e regia di Silvia Cattoi e Juri Pidoddi.
In scena con Cinzia Piras e Antonio Sida, sulle note di Simone Pistis, tra racconti, testimonianze e dati che fotografano la situazione italiana.
“Tango Fuego”
Infine spazio alla danza contemporanea con “Tango Fuego”.
Una creazione di Luciano Padovani per Naturalis Labor (domenica 12 febbraio alle 21), raffinato e emozionante racconto per quadri ispirato al popolare ballo argentino, con musiche dal vivo del Trio Tango Spleen e “Ballade” della MM Contemporary Dance Company (giovedì 23 marzo alle 21) che accosta due coreografie d’autore.
“Elegia” di Enrico Morelli
«vertigine e smarrimento» del presente, con la speranza di un nuovo inizio e “Ballade” di Mauro Bigonzetti, per un affresco sulla cultura degli Anni Ottanta, per riscoprire lo spirito edonistico e le atmosfere di un’epoca.
In conclusione il fascino de La Grande Prosa e de La Grande Danza in Ogliastra con una programmazione mirata che punta i riflettori sulla drammaturgia contemporanea, tra la riscoperta di classici del Novecento – da Jean Genet a Bertolt Brecht e Dino Buzzati.
Inoltre interessanti novità, per una riflessione sulla condizione umana, tra inquietudini, passioni, sogni e speranze, fragilità e ansia di riscatto, in un moltiforme, ironico e grottesco affresco della società moderna, con uno sguardo al futuro.