Insulae Lab. Giovedì alle ore 21.30, il Poco Loco in via Antonio Gramsci ad Alghero sarà la tela su cui Giovanni “Nanni” Gaias (batteria, elettronica), Giuseppe “Peppe” Spanu (chitarra) e Angus Bit (elettronica) ricameranno le suggestive trame di “Antine”.
Insulae Lab, al Poco Loco di Alghero arriva lo spettacolo ”Antine”. Progetto che vuole essere omaggio sincero e contemporaneo allo scultore di Orani Costantino “Antine” Nivola. Ancora una volta dopo lo straordinario successo della prima a Berchidda, sarà la commistione d’arti farà la differenza. Un connubio che non distoglie né disturba, ma che anzi avvolge e coinvolge.
Un’altra produzione interamente originale nata nel silenzio del granito logudorese che ora si sposta sulla Riviera del Corallo per farsi scoprire, apprezzare e conoscere. Idea che miscela suoni acustici ed elettronici attraverso un percorso di pre-produzione in studio sfociata nello straordinario live che si completa appunto con l’opera dello street art performer Manu Invisible.
Tutto accade grazie alla scintilla scoccata in Sardegna, a Berchidda – piccola capitale sarda del jazz e patria natale di Paolo Fresu che di Insulæ Lab è direttore artistico – idea cui l’Associazione Time in Jazz ha donato impegno ed attenzione, linfa e cure che hanno dato sostanza e forma al primo centro di produzione del jazz e della creatività artistica del Mediterraneo.
Costantino “Antine” Nivola nasce a Orani (NU) nel 1911 e muore a East Hampton (Stati Uniti) nel 1988. Figura di spicco del panorama artistico d’avanguardia ha incarnato meglio di chiunque altro la parabola del jazz in quanto musica meticcia in movimento. “Antine” omaggia una figura proiettata nel futuro: tre musicisti che lavorano con suoni acustici ed elettronici; la video art metabolizza l’opera del maestro, la sua vita e i suoi rapporti artistici e umani con grandi personalità dell’arte, del design e dell’architettura come Le Corbusier, Guggenheim, Olivetti e Pollock.
Giovanni Gaias
Giovanni Gaias è un musicista italiano, originario di Berchidda dove vive e produce. E’ un batterista versatile e multi sfaccettato, polistrumentista, compositore e arrangiatore. Il suo è un sound che abbraccia i mille volti della black music, partendo dalla matrice blues e dal funk, per arrivare ai suoi più recenti derivati. All’età di nove anni inizia il suo percorso musicale suonando la tromba nella banda del paese, per poi passare alla batteria, suo strumento prediletto.
Fin dai 14 anni si esibisce con diversi gruppi e si cimenta in numerosi stili senza preclusioni. E’ questa la cifra stilistica che ne caratterizza il background e l’approccio. È certamente da sottolineare il suo apporto alla “Funky Jazz Orkestra”. Con questa partecipa al festival di Berchidda, dove si è esibito con musicisti come Paolo Fresu e Mauro Ottolini, e componendo e arrangiando diversi brani per l’occasione.
A 17 anni inizia la collaborazione con Francesco Piu, bluesman di caratura internazionale, e contemporaneamente intraprende un percorso di formazione superiore presso la Lizard Accademie Musicali di Fiesole dove si diploma con il massimo dei voti. Con Piu suona ovunque, per lo più in duo: non solo Italia ma anche Francia, Inghilterra, Svizzera, Repubblica Ceca, passando dai club ai grandi festival internazionali (Pistoia Blues Festival, Narcao Blues Festival, Italian Blues River, Corbetta Blues Festival).
In questo periodo è opening act per artisti del calibro di Doyle Bramhall II, Trombone Shorty, Matt Schofield, Lurrie Bell, Vintage Trouble. Nell’Agosto del 2018 dà vita al suo primo lavoro discografico, “Nannigroove Experience”, un disco da lui stesso concepito con l’aggiunta di alcuni collaboratori fidati, tra cui Jim Solinas alle tastiere e Giuseppe Spanu alla chitarra.“Nannigroove Experience” è stato presentato alla 30^ edizione di Time In Jazz e al Narcao Blues Festival, in apertura alla storica band dei Blues Brothers.
“Apriamo la danza”, uscito nel 2020, è l’ultimo brano composto da Gaias prima della sua entrata nella TûK Music, etichetta discografica di Paolo Fresu datata Gennaio 2021, e consacrata dalla pubblicazione del suo secondo progetto “T.O.T.B.” prodotto con il supporto di Giuseppe Spanu alla chitarra, un lavoro perfettamente immerso nella sintesi tra jazz e chillout.
Per la trentatreesima e trentaquattresima edizione torna al “Time In Jazz” non solo come musicista, ma anche come direttore artistico della rassegna notturna “Time After Time”, in cui ogni giorno ha fatto da promotore e backing band di un artista diverso, accompagnando una serie eterogenea di interpreti tra i quali lo stesso Paolo Fresu, direttore del Festival stesso, Enzo Avitabile, Don Leone, Vincenzo Saetta, Menhir, Gavino Riva, Manuella, Denise Gueye, Paulinho, Stefano Barigazzi, Forelock, Emanuele Contis.
Con quest’ultimo, nell’estate del 2021 ha intrapreso un “Cross Cultural Project” che vede entrambi i musicisti impegnati in un esperimento musicale, unendo mondi e modi diversi nel vivere e concepire la musica, che ritroviamo in quelli che comunemente vengono chiamati brani, ma che loro amano definire “stanze”. Il suo ultimo lavoro, uscito nell’Agosto 2021, è “ THIS IS NOT AMERICA” remix per l’album “ HEROES – A TRIBUTE TO DAVID BOWIE” by Paolo Fresu. Attualmente è batterista di Roy Paci per il “Remix Tour 2022”.
Giuseppe Spanu
Giuseppe Spanu classe 1993 è un giovanissimo musicista sardo, con una solida esperienza alle spalle, diplomato all’accademia Nazionale Lizard di Fiesole in Chitarra Elettrica. Dal 2018 affianca e collabora con l’artista Nanni Gaias, entrando a fare parte della “Nanni Gaias Band” in veste di chitarrista. Collaborando inoltre a diversi progetti dentro e fuori lo studio di registrazione e partecipando ai più importanti Festival Internazionali. Tra questi il Moncalieri Jazz Festival, Jazz Italiano per le Terre del Sisma, Creuza de Mà Musica per Cinema, Narcao Blues festival,Sardinia Reggae Festival. La sua bravura unita ad esperienza e sensibilità, lo portano a collaborare con diversi artisti locali, quali Paolo Fresu, Nanni Gaias, Moses Concas, Manuella, Arianna Mereu, Jim Solinas.
Dal 2020 si esibisce insieme alla backing band di Nanni Gaias nella rassegna “TIME AFTER TIME”, che si svolge all’interno del Festival Internazionale “TIME IN JAZZ” di Berchidda, nella quale la band si alterna con musicisti del calibro di: Enzo Avitabile, Vincenzo Saetta, Menhir, Pier Piras, Don Leone, Jim Solinas, Emanuele Contis, Manuella, Forelock, Gianluca Gadau, Gavino Riva, Fabrizio Leoni, Stefano Barigazzi, affiancando lo stesso Paolo Fresu nel main stage per il concerto di chiusura del Festival stesso.
A Gennaio 2021 registra le chitarre del nuovo progetto dal titolo “Giovanni Gaias with Giuseppe Spanu – T.O.T.B. – Think Outside The Box”, prodotto da Gaias e pubblicato dall’etichetta di Paolo Fresu TUK MUSIC. Nello stesso anno collabora a “TIME TO CAMPUS” progetto realizzato dall’associazione culturale “Time in Jazz”, in veste di educatore. Un campus realizzato per dare la possibilità ai bambini dai 6 ai 15 anni, di vivere un’esperienza educativa non convenzionale. Tutto questo immersi nella musica in contatto con la natura. Le chitarre di Giuseppe, risuonano per la traccia “ This is not America” presente all’interno dell’album “Heroes – A Tribute To David Bowie” di Paolo Fresu.
Uscita nell’Agosto 2021 in una versione remixata da Nanni Gaias con Paolo Fresu, Gianluca Petrella e Petra Magoni. Il 9 giugno 2022 è uscito “Primavera” seguito dal video disponibile su YouTube. Un brano introspettivo che ci introduce in una nuova dimensione artistica di Spanu. Il 23 giugno 2022 è uscito “Pathos” il suo nuovo progetto da solista disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Angus Bit è un performer, finger drummer e turntablist proveniente dalla Sardegna (Terralba).
Si caratterizza per la sua musica sample based, basata su campioni sonori, di genere hip hop/chillstrumentale e di stampo lo-fi. I suoi strumenti sono principalmente campionatori, giradischi e dischi in vinile, con i quali spazia tra produzioni proprie, manipolazioni sonore e selezioni musicali dal vivo.
Ha all’attivo un EP omonimo con il gruppo Rusted Kitchen (2018) e due album auto prodotti e indipendenti Bombo e Grasshopper (2019). Il primo di questi ridistribuito dall’etichetta Mezzanotte Network (US), l’ultima pubblicazione è stata Jazz Things and Other Stuff (2020) album in collaborazione con l’etichetta sarda Talk About Records. Attualmente sta lavorando ai prossimi album.
Manu Invisibile
Il suo percorso artistico affonda le radici negli studi sul lettering, primo campo di esplorazione. Per poi abbracciare l’arte figurativa con sperimentazione e ricerca stilistica. Dapprima è conosciuto per le firme comparse in diverse città d’Europa, per poi essere il marchio Manu Invisible. Marchio associato a graffiti e opere di street art. Il filo conduttore del suo percorso artistico è la tendenza alla comunicazione e alla divulgazione di temi di interesse sociale, nell’azione e nel messaggio. Proveniente da un background legato al mondo della street-art e del muralismo, predilige mantenere l’anonimato. Lo fa indossando una maschera nera da lui stesso disegnata, ispirata alla geometria e ai colori della notte, suo momento di maggiore ispirazione.
Il suo nome compare sui muri della Sardegna e successivamente di Milano dal giugno del 2010, ma i suoi primi lavori risalgono al 2002. Dal 2007 collabora con la Fondazione Domus de Luna, prima nel carcere minorile di Quartucciu, poi nella rinascita di una periferia abbandonata di Cagliari. Nel 2015 partecipa alla collettiva “Wall Elements & Walls of Milano”. Nel luglio dello stesso anno è uno dei due italiani a partecipare al festival internazionale “Upfest” a Bristol. L’evento è in ambito di street art il più grande in Europa. Nel marzo del 2017 porta a termine l’opera “Influence” nel quartiere di Camden Town a Londra.
Nel giugno del 2017 realizza due opere pubbliche a Srebrenica in Bosnia. A marzo 2018 porta a termine due sue opere con tecnica ad affresco tradizionale all’interno dell’Università di Cagliari all’interno dell’Aula Magna Capitini presso la Facoltà di Scienze Umanistiche. A marzo 2018 realizza un’ opera sulla facciata del Liceo Carnot Bertin a Saumur in Francia. Nel Luglio 2019 crea un’opera murale dal titolo “Reviviscenza” sulla parete che compone il letto del Rio Polcevera nel punto del crollo del Ponte Morandi.
Nel Settembre del 2020 sviluppa un’opera tematica lungo la parete del cortile dell’Università di Roma Tre, presso la Facoltà di filosofia. A Gennaio del 2021 realizza l’opera “Cambiamento” per l’Oasi del Cervo e della Luna, WWF Italia e Domus de Luna. Nel Giugno del 2022 crea l’opera “Genera Energia” commissionata da E-Distribuzione presso il Cao di Quartucciu.
Insulae Lab
Insulae Lab nasce a Berchidda, il centro della produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo. L’associazione vanta la preziosa direzione artistica di Paolo Fresu da sempre. Negli anni ha saputo creare una rete di collaboratori e collaboratrici competenti che hanno consentito all’Associazione stessa di crescere, mutare, trasformarsi.
Tuttavia, diversificando le proprie attività, ha dovuto necessariamente ampliare quella consolidata rete e lasciare che nuove idee e nuova forza lavoro si mescolassero alle collaborazioni in essere, per dar vita a un eterogeneo e rinnovato gruppo di lavoro, costituito ad hoc per il Centro di Produzione. Una sfida, quella della costituzione del centro di produzione, che l’Associazione ha voluto affrontare con entusiasmo. Insulae Lab – Centro di produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo nasce da un’idea di Paolo Fresu, Presidente dell’Associazione e Direttore Artistico di Insulae Lab.