Chi subisce una laringectomia in seguito a un tumore della testa e del collo sperimenta difficoltà a parlare.
A supporto dei pazienti che hanno subito una laringectomia, l’app “La Mia Voce” di Merck. In Italia il 3% di tutti i tumori maligni rientrano nel distretto testa-collo. Alla presentazione durante il Festival della Scienza di Genova: Fabrizio Bocchetti, Direttore Business Unit Oncologia Merck. Ma anche, la Professoressa Lisa Licitra dell’Università degli Studi di Milano e il Dottor Paolo Pisani, Presidente AILAR.
L’importanza dell’app “La mia voce”
Le persone che subiscono una laringectomia, rispetto a un cancro di questo tipo, riscontrano difficoltà a parlare. L’app “La mia voce” di Merck, presentata nella sua versione aggiornata al festival della scienza di Genova, si propone di fornire supporto.
Spiega Fabrizio Bocchetti
“Si tratta di un tool che è stato recentemente innovato seguendo i nuovi standard tecnologici. Questi danno la possibilità ai pazienti di usufruire di una serie di strumenti volti a favorire il dialogo con gli interlocutori, che possono essere, ovviamente, esperti di medicina generale o qualsiasi altro interlocutore di riferimento. Sono stati sviluppati dei miglioramenti e delle modifiche che oggi prevedono di dare la possibilità al paziente di avere a disposizione circa 130 nuove icone, messaggi di default e la possibilità di personalizzare i messaggi. Inclusa, inoltre, la presenza di un traduttore integrato che permette al paziente di usufruire di una versione multilingue”.
Il ritardo delle diagnosi comporta la ricerca di un’altra soluzione
Le neoplasie delle vie aeree o digestive superiori, faringe, laringe e cavo orale, arrivano piuttosto in ritardo alla diagnosi e questo condiziona trattamenti piuttosto impegnativi: chirurgici, radianti e medici. Come spiega anche Lisa Licitra, professoressa associata del dipartimento di Oncologia e Emantocologia dell’Università degli studi di Milano: “Pensiamo ai pazienti laringectomizzati ai quali è possibile parlare solo attraverso la riabilitazione, in assenza dell’organo. È molto importante poter strutturare le app per esempio. La tecnologia che abbiamo oggi a disposizione è necessaria per dare degli strumenti che facilitino la comunicazione in tutte le fasi, sia durante che al termine del trattamento”.
L’opinione del Dottor Paolo Pisani
Presente all’evento anche il Dottor Paolo Pisani, Presidente dell’Associazione Italiana Laringectomizzati. Afferma: “Una laringectomia totale comporta la perdita della voce, così come viene comunemente conosciuta. Infatti, la comunicazione è in questo senso una delle missioni fondamentali di AILAR. Partiamo con il sostegno psicologico, che i nostri volontari prestano ai pazienti in attesa di intervento, e poi per tutta quella che è la fase di riabilitazione. Ormai i livelli di capacità di recupero vocale, e anche sociale, sono molto alti”.