Dampyr, l’eroe di casa Bonelli, nato dalla penna di Mauro Boselli e Maurizio Colombo raggiunge il grande schermo con una produzione in grande stile
Dampyr è un film che traduce sullo schermo l’omonimo fumetto di culto della Sergio Bonelli Editore. La prima trasposizione cinematografica di questo titolo porta in sala l’atmosfera cupa e le profonde radici mitologiche che hanno affascinato i lettori della Bonelli per decenni. Diretto da Riccardo Chemello, il film esprime la coraggiosa incursione nel genere horror-fantasy per il cinecomic made in Italy, seguendo le orme di Harlan Draka, un mezzo vampiro destinato a combattere creature sovrannaturali.
Harlan Draka, ha il volto di Wade Briggs, e dovrà fare i conti con il suo passato e, soprattutto, la sua vera natura. Si unirà quindi a una banda di soldati mercenari per sconfiggere un’orda di vampiri guidati dal sanguinario Gorka, interpretato da David Morrissey. La trama intreccia abilmente elementi del folklore e scene di azione, mantenendo un ritmo sostenuto che tiene lo spettatore coinvolto fino all’ultima scena.
Visivamente, Dampyr è una delizia per gli occhi. Le scenografie gotiche e le ambientazioni lugubri evocano perfettamente l’atmosfera del fumetto. Gli effetti speciali, pur senza eccedere, sono efficaci e rendono concrete le creature sovrannaturali. La fotografia cupa è suggestiva, quindi contribuisce a creare un senso di inquietudine alla narrazione.
Il cast, composto in gran parte da volti poco noti, offre delle performance all’altezza dei ruoli per cui sono stati scelti. Wade Briggs cattura con sicurezza la complessità di Harlan Draka. Eroe tormentato, in lotta contro i demoni, sia interiori che esteriori. Al suo fianco, Frida Gustavsson e Stuart Martin danno vita a personaggi secondari ma ben scritti, che arricchiscono la trama con i loro archi narrativi personali.
La sceneggiatura, firmata da Mauro Boselli e Giovanni Masi, è fedele alla fonte originale, ma introduce anche elementi che partecipano all’opera rendendola accessibile anche a coloro che non hanno familiarità con il fumetto. Tuttavia, così come accade in molte trasposizioni analoghe per il genere, alcuni dialoghi possono risultare forzati e la caratterizzazione dei villain, un po’ superficiale.
Alla luce di ciò Dampyr è un film che riesce a soddisfare sia i fan di lunga data del fumetto sia gli amanti del genere horror-fantasy. Pur con i suoi difetti, offre un’esperienza in sala, dimostrando che il cinema italiano può ancora sorprendere e essere all’altezza del panorama internazionale anche in un genere non affine alla tradizione del Bel Paese.