L’aviaria è una malattia infettiva e contagiosa che colpisce volatili domestici e selvatici.
Solitamente l’aviaria non infetta gli esseri umani, ma sono stati segnalati casi di infezione anche nell’uomo. Il virus che causa l’aviaria è di tipo A, ossia un’influenza virale con sintomi simili a quelli classici dell’influenza. La fonte di contagio per gli esseri umani è costituita da volatili infetti che trasmettono il virus attraverso la saliva, il muco e le feci. Il virus, infatti, può infettare le persone attraverso gocce disperse nell’aria, mediante polveri inalate, oppure attraverso oggetti o superfici contaminate. Le infezioni nell’uomo si sono verificate a causa del contatto, senza opportune protezioni, con volatili infetti o superfici contaminate.
Le forme cliniche causate dai virus possono passare dalla semplice congiuntivite, alla malattia simil-influenzale, alla malattia respiratoria grave, alla malattia multi-organo. A volte sono accompagnati da sintomi come vomito, diarrea, nausea e malattie neurologiche. La presenza della malattia può essere accertata dalle secrezioni raccolte da un tampone inserito nel naso o nella faringe.
Esiste un vaccino per la protezione contro il virus ma le forniture sono limitate e non è disponibile al pubblico. È consigliata la vaccinazione contro l’influenza stagionale a tutte le persone che possono essere esposte a virus influenzali aviari. Nonostante questo non offra una protezione specifica, può ridurre le implicazioni cliniche associate.
Il Giappone è probabilmente la nazione che più volte ha dovuto lottare contro questa malattia. Recentemente in meno di un mese la nazione ha dovuto affrontare questo problema già in due occasioni diverse, e sono stati distrutti interi allevamenti di pollame, ma pare che queste misure non siano state sufficienti per arginare il problema.