Il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità Hans Kluge: “Serve un’azione forte”
In Europa “si stima che almeno 15mila persone siano morte a causa del caldo nel 2022, tra cui quasi 4mila in Spagna, oltre mille in Portogallo, più di 3.200 nel Regno Unito e circa 4.500 in Germania, secondo le segnalazioni arrivate dalle autorità sanitarie nazionali durante i tre mesi dell’estate”. Significa che “il cambiamento climatico ci sta già uccidendo”, avverte il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, che ai partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sul climate change (Cop27) in corso a Sharm-Sharm el-Sheikh in Egitto chiede “misure forti per prevenire ulteriori decessi”. Perché finora, osserva, “benché l’Oms e i suoi partner abbiano lanciato da tempo l’allarme, l’azione è stata pericolosamente incoerente e troppo lenta”.
Prosegue il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità
“Nella regione europea dell’Oms – analizza il direttore – proprio la scorsa estate abbiamo assistito a un’escalation di ondate di caldo, siccità e incendi”, eventi che “hanno avuto tutti un impatto sulla salute delle nostre popolazioni”. Dopo quella che per il servizio Ue Copernicus sui cambiamenti climatici è stata “l’estate più calda mai registrata”, con “l’agosto più torrido”, Kluge spiega che “lo stress da caldo è la principale causa di morte correlata alle condizioni meteorologiche nella regione europea”. Ma “le temperature estreme possono anche esacerbare patologie croniche come le malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebrovascolari, o condizioni legate al diabete”.
Il caldo mortale
“In Europa – prosegue il capo dell’Ufficio regionale Oms – tra il 1961 e il 2021 le temperature sono aumentate notevolmente, al ritmo di circa 0,5 gradi C per decennio. Siamo la regione con il riscaldamento più rapido, stando a un rapporto lanciato questa settimana dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). Le temperature estreme hanno causato oltre 148mila vittime nella regione europea negli ultimi 50 anni, soltanto in un anno abbiamo perso almeno altre 15mila vite” e “questa stima si prevede aumenterà” ulteriormente, “a mano a mano che più Paesi segnaleranno un eccesso di decessi provocato dal caldo”.