Accolto da un lungo applauso, si è seduto accanto ai figli, per la prima del docufilm a lui dedicato
Gigi Riva a sorpresa al Teatro Massimo di Cagliari alla prima del docufilm “Nel nostro cielo un rombo di tuono”. Si tratta di un’opera del regista Riccardo Milani dedicata al campione rossoblu, ancora capocannoniere in maglia azzurra con 35 reti.
La trama
“Nel nostro cielo un rombo di tuono” è un documentario che racconta la storia di uno dei più grandi campioni italiani, Gigi Riva. Un uomo vero, che ha condotto la sua esistenza seguendo sempre sani ed etici principi, secondo un rigore morale mai visto prima. Riva, che ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica con il Cagliari, è ancora oggi un tutt’uno con la Sardegna, nonostante sia nato a Leggiuno, in Lombardia. Lui che proveniva dal nord, dalle rive del Lago Maggiore è diventato il simbolo di una terra non sua. Per questo motivo nel 2005 ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Inoltre nello stesso giorno il Cagliari ha ritirato la maglia numero 11, indossata da Riva. L’obiettivo: consegnarla a colui che quel semplice numero lo ha reso grande. Il docufilm lo ritrare sportivamente, ma si addentra anche nella sua vita privata ed è un omaggio a un grande campione, nonché una delle figure più positive del calcio italiano e del nostro stesso Paese.
In pochi avrebbero scommesso sulla sua partecipazione infatti di solito dribbla tutti gli eventi celebrativi, soprattutto quando sono dedicati a lui. Invece intorno alle 19.30, della giornata di ieri che era anche il giorno del suo settanttoteesimo compleanno, si è presentato accolto da un lungo applauso degli spettatori.
Non si è sistemato in prima fila, ma si è quasi “nascosto” tra il pubblico sedendosi accanto ai figli per godersi lo spettacolo, come solo i grandi sanno fare. Per la prima volta Riva ha accettato di prendere parte a un docufilm che ne ricostruisce la storia.