Un viaggio nella fabbrica dei mobili mogoresi di Antonio Orrù. L’intervista degli studenti della scuola primaria di Mogoro.
Noi della 5°A della scuola primaria di Mogoro abbiamo intervistato il Antonio Orrù e sua sorella Marianna. Ci siamo dati appuntamento presso la loro fabbrica di Mogoro il 7 novembre 2022. Antonio Orrù è un falegname che si occupa di realizzare mobili, mentre la sorella Marianna è un architetto che si occupa della progettazione dei mobili che producono. Una azienda con una storia di oltre 40 anni, fondata dal padre Giovanni Orrù circa 60 anni fa.
In passato c’erano molti operai, ma a causa della crisi nel settore, ne hanno dovuto licenziare diversi. A noi sono piaciute le cucine, in particolare una moderna che non ha maniglie e appena la tocchi si apre e si chiude mediante un pulsante. Antonio ci ha fatto mostrato il lavoro del legno, come un pezzo grezzo che si trasforma in legno pulito. Inoltre, sono presenti diversi mobili finiti e alcuni in costruzione, come una cucina “storta”, per noi molto strana, con forme geometriche e altri disegni commissionata dai clienti.
Come funziona la fabbrica
Successivamente ci ha fatto vedere un laboratorio dove colorano i mobili e un altro nel quale lo levigano e ancora un ulteriore dove lo tagliano. Abbiamo visto diversi macchinari all’interno della loro fabbrica. Nel momento in cui ce li faceva vedere ci ha spiegato che alcuni mobili/camere che prima venivano chieste, adesso non vengono più acquistate. Per realizzare una camera ci si impiega più o meno una settimana tutto dipende dal colore che devono usare, dalle sfumature e dal tipo di incisioni. Normalmente per una cucina ci si impiega una o due settimane sempre in base alla colorazione, alla elaborazione e alla forma dei mobili.
Secondo noi, dato che nessuno della loro famiglia vuole continuare questo lavoro, sarebbe bello se in futuro qualcuno appassionato di mobili artigianali continuasse a svolgere queste attività che rendono importante il nostro paese. Bisognerebbe pubblicizzare i bei lavori che fa l’azienda per fare in modo che possano collaborare i giovani mogoresi, magari arricchendo la lavorazione del legno di nuove tecniche e originari disegni. Chissà, forse anche noi con questa intervista li abbiamo incuriositi un pò!