Dopo la presentazione delle specifiche e il lancio del programma di certificazione, giovedì ad Amsterdam la Connectivity Standards Alliance ha reso noti i primi risultati del protocollo Matter. Il sistema intende semplificare l’interoperabilità dei dispositivi connessi per la “casa intelligente” e ha presentato i primi 190 prodotti che lo adotteranno.
Un’unica lingua in un’unica casa smart
Nato nel 2019 dall’esigenza di unificare i diversi dispositivi intelligenti all’interno delle case sotto uno standard comune, il progetto Matter è riuscito in tre anni a riunire le aziende sotto un unico obiettivo. Parlare un’unica “lingua” all’interno della casa smart vuol dire la possibilità di configurare e controllare tutti i prodotti compatibili con un unico controller. Tra i più conosciuti troviamo: Amazon Alexa, Google Home, Samsung e Apple.
Tra i dispositivi compatibili con Matter presentati ad Amsterdam ci sono luci intelligenti, tende e rivestimenti per finestre, sensori di sicurezza e protezione, serrature e televisori.
Compatibilità con Matter
Tra le aziende che hanno presentato prodotti compatibili con il protocollo ci sono Philips (lampadine), Nanoleaf (lampadine intelligenti), e Amazon. Inoltre, Amazon ha annunciato che ci sono 30.000 prodotti Words with Alexa compatibili con una varietà di protocolli diversi, incluso Matter e quest’anno supporterà Matter tramite Wi-Fi, portando lo standard a 17 dispositivi Echo, nonché alle sue spine, interruttori e lampadine entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda gli aggiornamenti, il Connectivity Standards Alliance ha fatto sapere che si adopererà per una cadenza di rilascio a cadenza biennale.
Un importante punto di svolta
Matter e i suoi membri stanno lavorando con collaborazione, inclusività e un profondo senso di responsabilità verso il mercato e i consumatori, al fine di creare una Smart Home più connessa, sicura e utile.
Secondo l’analisi di CCS Insight, l’intenzione di acquisto di dispositivi intelligenti è in aumento, con il 35% delle famiglie nei principali mercati europei che intendono acquistare prodotti per la casa intelligente nei prossimi 12 mesi.
Una ricerca di Parks Associates, ha messo in evidenza come l’interoperabilità sia al primo posto con i consumatori. Il 73% delle famiglie statunitensi che possiedono o intendono acquistare un dispositivo per la casa intelligente afferma che l’interoperabilità tra i prodotti è importante quando si sceglie quale dispositivo smart home acquistare.