Ad oggi il Mediterraneo risulta il mare che si sta riscaldando più rapidamente al mondo. Rilevato un aumento delle temperature di circa il 20% rispetto alla media globale degli oceani. Il rapido riscaldamento è dovuto alla sua poca profondità e possiede soltanto un piccolo collegamento tra il mare e l’Oceano Atlantico a ovest. Questa circostanza limita la fuoriuscita di acqua calda. I dati mostrano che la temperatura complessiva dell’acqua è ora più alta in media di 0,4°C rispetto a 30 anni fa e questo fenomeno rischia di avere un impatto devastante sull’ecosistema del Mediteranneo.
Etimologia e generalità del Mediterraneo
Il termine Mediterraneo deriva dalla parola latina mediterraneus, che significa ‘in mezzo alle terre’. Il mar Mediterraneo, attraverso la storia dell’umanità, è stato conosciuto con diversi nomi. Gli antichi Romani lo chiamavano, ad esempio, Mare nostrum, ossia “il nostro mare”, e, in effetti, la conquista romana toccò tutte le regioni affacciate sul Mediterraneo.
Il mar Mediterraneo si trova tra Europa, Nordafrica e Asia occidentale. È un mare dipendente dall’Oceano Atlantico, a cui è connesso a ovest tramite lo stretto di Gibilterra. Lo stretto del Bosforo lo collega a nord-est al Mar Nero mentre il canale di Suez, artificiale, lo collega a sud-est al Mar Rosso e quindi all’Oceano Indiano.
Le maree sono molto limitate anche a causa dello scarso collegamento con l’oceano, che limita la massa d’acqua complessiva investita dal fenomeno. A seconda delle zone, le temperature del Mediterraneo hanno estremi compresi fra gli 11 e i 32 °C. In genere si oscilla dai 12 ai 18 °C nei mesi invernali ai 23 ai 30 °C dei mesi estivi. L’azione del Mar Mediterraneo come serbatoio termico è in buona parte dovuto al clima, generalmente caratterizzato da inverni umidi ed estati calde e secche. Coltivazioni caratteristiche della regione sono olivo, vite, agrumi e quercia da sughero.