Tante sono le sacche raccolte nelle autoemoteche dell’Avis provinciale che, in collaborazione con la Aou di Sassari e l’Admo, porta avanti la campagna di sensibilizzazione e informazione sulla donazione del sangue, “Goccia su Goccia“. Una quarantina di ragazzi hanno aderito all’appello dell’Admo e ora il loro prelievo sarà inviato al registro regionale dei donatori di midollo per la sua tipizzazione.
L’obiettivo è quello di informare e educare i giovani al tema delle donazioni e della donazione del sangue in particolare. Un gesto di grande rilevanza che, in Sardegna, assume un significato ancora più grande se si pensa che nell‘Isola c’è una grande necessità di sangue ed emocomponenti. Donare, allora, aiuta a salvare una vita, oltre che consentire al donatore un controllo periodico della propria salute.
Perché è importante la donazione del sangue
La giornata di “Goccia su Goccia” si è svolta sul piazzale della clinica di Malattie infettive dell’Aou. Organizzata dal Segretariato italiano studenti di Medicina (Sism) con le aree Scoph e Scora dedicate alla salute pubblica e alla salute riproduttiva. È stata coinvolta la fetta di popolazione giovanile per informarla sulla donazione del sangue, del midollo osseo e sulla prevenzione. Il 14 novembre, inoltre, cade la giornata mondiale del diabete, malattia di cui molti giovani hanno sentito parlare ma della quale spesso si conosce molto poco.
La giornata è stata anche l’occasione per informare i ragazzi delle scuole superiori sul fronte della prevenzione dei tumori, in particolare del seno, del testicolo e della prostata e per l’attività di educazione sessuale. Fondamentale la collaborazione con l’Admo che al suo stand ha spiegato ai giovani come avviene l’intero percorso della donazione del midollo osseo e delle cellule staminali.
Ci si può iscrivere al registro dei donatori di cellule staminali ematopoietiche sino ai 35 anni, è fondamentale donare in quanto molti pazienti necessitano del loro donatore per poter guarire.