Sabato 19 Novembre alle ore 18.00 presso l’ex Scuola Elementare di Usellus in Via Grazia Deledda 3 si svolgerà un incontro con l’autrice Egidia Beretta Arrigoni.
Sabato 19 Novembre alle ore 18.00 presso l’ex Scuola Elementare di Usellus in Via Grazia Deledda 3 si svolgerà un incontro con l’autrice Egidia Beretta Arrigoni. Sarà organizzato dall’amministrazione Comunale di Usellus in collaborazione con la biblioteca Gramsciana e il Consorzio Due Giare. Si svolgerà un incontro dal titolo ”il Viaggio di Vittorio”. Dialoga con l’autrice Manuel Muscas. Gli Interventi saranno a cura di Marco Atzori.
La storia di Vittorio
Nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 2011, Vittorio “Vik” Arrigoni, giornalista e attivista dei diritti umani veniva assassinato nella Striscia di Gaza. Unico italiano presente a Gaza durante l’Operazione Piombo Fuso, documenta il massacro sul suo blog, Guerrilla Radio. In seguito in un libro, Restiamo umani. La madre di Vittorio, Egidia Beretta, da allora non ha mai smesso di raccontare la vita e la storia del suo Vik. Un ragazzo sognatore e sensibile pronto a sacrificare la propria vita per dar voce ai più deboli. Il suo dolore straziante di madre l’ha portata a farsi testimone instancabile dell’utopia del figlio che ha cercato per tutta la sua breve vita. Uomo capace di ispirare solidarietà in ogni angolo del mondo.
“Questo figlio perduto, ma vivo come forse non lo è stato mai, che, come il seme che nella terra marcisce e muore, darà frutti rigogliosi. Eravamo lontani con Vittorio, ma più che mai vicini. Come ora, con la sua presenza viva che ingigantisce di ora in ora, come un vento che da Gaza, dal suo amato Mediterraneo, soffiando impetuoso ci consegni le sue speranze e il suo amore per i senza voce, per i deboli, per gli oppressi, passandoci il testimone.”
Egidia scrisse di getto queste parole all’indomani del funerale di Vittorio e oggi dice ”So che questo seme è fiorito e ha fruttificato. Quel testimone continua ad andare, passando di mano in mano, di cuore in cuore, come un fiume inarrestabile. Vittorio è la sorgente; io, solo la portatrice d’acqua che la alimenta”.