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La Grande Prosa: “Il Compleanno” di Harold Pinter dal 23 al 27 novembre al Teatro Massimo di Cagliari

Un capolavoro del Novecento per la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna. Un viaggio nei labirinti della mente e del cuore umano con “Il Compleanno” (The Birthday Party) di Harold Pinter, nella traduzione di Alessandra Serra, con uno splendido e affiatato cast formato da Maddalena Crippa nel ruolo di Meg, Alessandro Averone (Stanley), Gianluigi Fogacci (Goldberg), Fernando Maraghini (Petey), Alessandro Sampaoli (McCann) e Elisa Scatigno (Lulu).

La regia è di Peter Stein, uno dei maestri del teatro europeo. In cartellone da mercoledì 23 fino a domenica 27 novembre al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19 e venerdì 25 novembre doppia recita con la pomeridiana alle 15.45 – turno P) sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Una “Festa di compleanno” insolita

Una pièce raffinata e avvincente in cui si fondono teatro dell’assurdo e atmosfere kafkiane, toni comici e grotteschi e una sensazione di sospensione e paurosa attesa. Incentrata sulla figura di Stanley, un uomo dall’oscuro passato che cerca rifugio in una pensione, gestita da Meg e Petey, una coppia di mezza età, in cui sopraggiungono due individui non proprio rassicuranti, Goldberg e McCann e fa la sua comparsa anche una giovane donna, Lulu.

I personaggi sembrano condividere un segreto. Si percepisce una tensione sotterranea, si contano alcune esplosioni di violenza e manifestazioni di sadismo, ma nulla di compromettente viene mai dichiarato apertamente. Tutto si svolge in una condizione di apparente “normalità”, tra allusioni e sottintesi, per cui è solo possibile intuire e forse comprendere la verità.

Una strana “festa di compleanno” in cui affiorano, disegnati con straordinaria bravura da Harold Pinter, appena ventisettenne, ma già perfettamente consapevole dei meccanismi teatrali, i differenti caratteri, in un sapiente gioco di contrasti, in una sorta di racconto per quadri in cui via via si definiscono i rapporti e i giochi di potere.

Una pièce ricca di pathos, per una riflessione sulla precarietà della condizione umana, in cui i protagonisti appaiono quasi come maschere, condannati a recitare un ruolo ben definito e in qualche modo già scritto in una commedia nera, eppure paiono voler sfuggire o ribellarsi al proprio destino, acquisire una propria autonomia, rivelano una poliedricità e ricchezza di sfumature, dalla dolcezza alla crudeltà, dall’ingenuità al cinismo, che corrispondono alla complessità della natura umana.

Una scena enigmatica

Sulla scena si verificano episodi apparentemente incomprensibili che stravolgono l’apparente quiete della casa, lasciando emergere i nodi irrisolti e le emozioni contrastanti dei personaggi. Un susseguirsi di situazioni di temporanea distensione e di insensata ferocia, fino a che la misteriosa tragedia si compie, secondo un rituale già stabilito, e il cerchio si chiude. Una sorta di ritorno all’ordine, che getta un velo sull’orrore, appena immaginabile, in un assordante silenzio. La trama è scarna e essenziale, ma insieme emblematica di una metamorfosi non voluta, eppure necessaria, dettata dalle circostanze.

Nel tempo di una rappresentazione, l’intera visione del mondo viene stravolta, la realtà appare deformata e piegata a leggi incomprensibili, il naturale e istintivo desiderio di giustizia e l’indignazione verso le ingiustizie e la violenza, sono come messi da parte o superati da un ordine nuovo e pericolosamente prossimo alla distruzione di ogni senso di umanità.

“Il Compleanno” offre lo spettacolo dell’annientamento di una volontà, un esempio di sopraffazione e devastazione in chiave simbolica e enigmatica, per cui è facile trovare analogie nell’ambiente della criminalità ma anche nel modus operanti dei regimi totalitari, e perfino nelle cosiddette democrazie moderne.

Oltre la scena

Sarà possibile incontrare gli artisti: giovedì 24 novembre alle 17.30 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari. Conduce Gianfranco Capitta. Ingresso gratuito.

About Michela Corona

Studentessa in Scienze della Comunicazione, diplomata in Scienze Umane. Appassionata di musica, sport e fotografia. Esperienza lavorativa in vendita assistita, animazione e delivery. Nel tempo libero amo andare al mare o in montagna.

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