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Le origini del tema della slot Book of Ra: tra Egitto e il libro di Ra

Gli sviluppatori della Novomatic hanno puntato sul tema dell’Egitto antico

Nel campo delle slot online come in quelle elettroniche installate nei luoghi deputati la slot Book of RA è una delle più iconiche e mitologiche: sono anni ed anni che gli sviluppatori della Novomatic hanno puntato sul tema dell’Egitto antico e sul concept avventuroso per proseguire quella che è diventata un’epopea con una quota di affezionati che, quasi quasi, si aspettano sempre una nuova uscita per provarci a giocare e fare i confronti.

Un po’ come con le serie TV, i remake cinematografici ed i fumetti.

Ma non è da adesso che si è fatta largo l’egittologia connessa con i film e con i videogames: questa “mania” parte da lontano ed ha avuto successo anche nel mondo delle VLT perché si adatta ad un sistema di giochi che richiede una competizione tra simboli diversi che si combinano e si associano creando risultati diversi.

Se analizziamo, però, le origini più profonde di questa “moda” di giocare con l’Egitto, non ci fermeremo con l’era tecnologica odierna, ce ne sarebbe da scrivere in merito.

La passione per il tema parte da una letteratura ben più antica che affonda le sue radici addirittura con l’archeologia e con le stravaganze esoteriche che vedono nel libro di Ra, il dio solare, una serie di conoscenze arcane che, se manovrate con le giuste tecniche, portano potere e ricchezze.

Tutto ciò sembra incredibile ma se analizziamo il tipo di potere per come era concepito nel passato remoto è evidente che ci si confronta con un sistema molto diverso dalle nostre concezioni istituzionali e costituzionali.

In Egitto esisteva una sorta di Ierocrazia gestita da un Monarca chiamato Faraone, il quale quando andava al potere, a seguito di un sistema dinastico, quello sì, assolutamente simile ad altre monarchie, doveva essere consacrato agli Dei ed, in specifico, al Dio Ra che era il Dio Sole.

I significati occulti di questo rituale sono complessi e non sufficientemente chiari ma abbiamo la notizia che il Faraone avrebbe dovuto recitare un carme con 75 invocazioni sacre al Dio Ra, con gli attributi del Nume elencati in Ieratico che era la lingua sacra dell’Egitto dei Faraoni.

Nello specifico era la lingua dei sacerdoti ma, associata ai Geroglifici, divenne una lingua di uso amministrativo che associava una sorta di corsivo interpolato con i simboli che caratterizzavano la cultura egiziana.

Ne abbiamo traccia su vari papiri e stele tradotte nei secoli che ci hanno dato la possibilità di capire molto di quella cultura antica, al punto che abbiamo compreso che esistevano tre ceppi linguistici: Geroglifico, Ieratico e Demotico, la lingua comune.

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