Rincari. Uno studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori colloca Perugia al primo posto in Italia per i rincari di luce e gas, seguita da Terni e Teramo. Per il cibo guidano la classifica degli aumenti più consistente Macerata e Cosenza, con Olbia-Tempio al sesto posto.
Rincari. Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa delle città con i maggiori rincari annui per quanto riguarda due voci. Cibo e bevande e luce e gas, elaborando i dati Istat relativi al mese di ottobre.
Per l’energia elettrica, il gas e altri combustibili, compresa la voce gas e luce (mercato libero e tutelato), e gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, in Italia il rialzo in ottobre è stato pari al 135%. Con una stangata a famiglia pari in media a 1.820 euro in più su base annua. In alcune città delle 80 monitorate si è superato addirittura il 160%, evidenzia l’Unione consumatori.
I prodotti alimentari e le bevande analcoliche sono saliti in Italia del 13,5%, equivalenti in media a 761 euro in più su base annua. Una batosta che sale a 1038 euro per una coppia con 2 figli, 937 euro per una coppia con 1 figlio, e 1240 euro per una coppia con 3 figli. In molte città è andata ben peggio rispetto alla media nazionale. A guidare la classifica dei rincari è Cosenza, raggiunta da Macerata, che la eguaglia con un’inflazione del 16,9%.
Al sesto posto Olbia-Tempio (+15,7%), Sassari col 14,8%, Cagliari col 13,8%.