Era il 1997 quando l’ex isola carcere dell’Asinara, nota fino ad allora per aver ospitato nelle patrie galere boss mafiosi e pericolosi criminali, veniva battezzata a una nuova vita: un futuro da Parco nazionale e Area marina protetta.
L’Asinara oggi
Oggi, a 25 anni di distanza, l’isola che si specchia nell’omonimo Golfo davanti alla costa nord ovest della Sardegna, ha fatto molta strada, e mantenendo lo spirito aspro e selvaggio che le vale l’appellativo di paradiso incontaminato, è diventata l’emblema del Parco quale ente competente nella tutela della biodiversità, del paesaggio e dei valori culturali e storici, nonché promotore di azioni di educazione alla sostenibilità, divulgazione scientifica e fruizione sostenibile dei beni ambientali.
Una trasformazione avvenuta a piccoli passi e con ancora tanti traguardi da raggiungere, soprattutto per quanto riguarda i servizi turistici, che offrono inifinite opportunitò di sviluppo.
Le sfide del futuro tra sostenibilità e turismo consapevole
Già oggi, accanto all’immensa mole di progetti ambientali e scientifici portati avanti in collaborazione con diverse università e organismi nazionali e internazionali (quali il Centro recupero animali marini, l’Osservatorio faunistico e stazione ornitologica internazionale, l’Osservatorio meteo), si è creato un flusso turistico orientato alla sostenibilità e quindi necessariamente contingentato.
Approdare all’Asinara per ammirarne le bellezze naturalistiche e visitare le storiche strutture carcerarie e gli antichi insediamenti è possibile tramite traghetto da Porto Torres o barche passeggeri da Stintino. All’interno dell’Area marina protetta è anche possibile l’attività di piccola pesca artigianale esercitata dalle marinerie di Porto Torres e di Stintino dedite, in particolare, al prelievo del polpo, dell’aragosta e del pesce bianco.
Parallelamente alle attività di pesca, l’Ente promuove, in accordo con i pescatori locali, attività di pescaturismo e di ittiturismo. Ma il Parco resta soprattutto un’oasi naturale con 20 habitat di interesse comunitario, fra i quali sono prioritari le praterie di Posidonia, gli arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici, gli stagni temporanei mediterranei.
Nell’isola sono segnalate oltre 80 specie di vertebrati terrestri appartenenti alle classi degli anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, fra le quali diverse specie rare e in via di estinzione.
Tutto questo sarà celebrato venerdì 25 novembre e lunedì 28 novembre con due appuntamenti organizzati dell’Ente Parco proprio per i 25 anni dalla nascita: venerdì alle 9.30 presso la sede istituzionale del Parco, a Porto Torres, il Forum della Carta Europea per lo sviluppo sostenibile Cets II; lunedì all’isola dell’Asinara, con partenza alle 9.30 dal porto di Stintino, la commissaria e il direttore del Parco, Gabriela Scanu e Vittorio Gazale, celebreranno il compleanno con la presentazione del volume “I Parchi d’Italia”.