“Sulle ali dell’inclusione”, questo il titolo del progetto promosso da SpeedySport e Caritas a Nuoro. Parole chiave: sport, relazioni sociali e momenti di educazione e formazione.
Nuoro, sulle ali dell’inclusione. Il progetto è promosso dalla Caritas della Diocesi di Nuoro e dall’Asd SpeedySport onlus. Con il patrocinio dei Comuni di Nuoro e Galtellì e con la partecipazione l’Associazione nazionale invalidi civili (Anmci). Ma anche di alcune scuole: l’Istituto tecnico commerciale, il Liceo Scientifico Fermi e il Liceo delle Scienze Umane.
Il progetto
Da aprile 2023 fino a giugno il progetto si occuperà di mettere in campo una serie di attività sportive nel territorio, e si concluderà a settembre con due convegni sul tema. Nel teatro San Giuseppe, con la partecipazione dei ragazzi della SpeedySport e dell’Anmci e di studenti delle scuole superiori, sono intervenuti gli esperti. Tra questi Marco Calamai, allenatore di basket della Fortitudo Bologna e inventore del “metodo Calamai”. Sono intervenuti anche la psichiatra Franca Carboni, il pedagosista della SpeedySport Francesco Fancello e il presidente dell’Anmc territoriale Francesco Bosu.
“Il progetto intende promuovere condizioni di vita dignitose e un sistema di relazioni soddisfacenti per le persone che presentano difficoltà nella propria autonomia personale e sociale – ha spiegato Fancello – Lavoreremo all’organizzazione di attività sportive come calcio, atletica, bocce, tiro all’arco e momenti di incontri in contesti relazionali dove i ragazzi possano agire, scegliere, giocare e vedere riconosciuta la propria identità e il proprio ruolo nella società”. “La nostra società deve creare spazi e occasioni per favorire l’inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità e lo sport può esser quel mezzo in grado di creare i presupposti per abbattere le barriere fisiche e mentali” ha aggiunto Francesco Bosu.